Scegliere una popolazione full Mbuna
Articolo scritto da Luca Balzani
Gli mbuna
in molti casi sono il punto di partenza di molti appassionati che si
avvicinano al Malawi, attirati dalla colorazione vivace spesso presente
anche nelle femmine, in più le dimensioni ridotte rispetto agli haps
(nella maggior parte dei casi) portano erroneamente a pensare che
bastino vasche più piccole per allevarli.
La gestione degli mbuna invece richiederebbe esperienza ed acquari di generose dimensioni correttamente arredati e popolati.
Partiamo con la solita premessa: non esitono regole fisse, ma qualche accortezza possiamo comunque osservarla.
Quando ci prepariamo a studiare una possibile popolazione dobbiamo tenere conto di svariati aspetti in modo da ottenere una popolazione il più possibile gestibile (ogni vasca poi fa storia a se, saremo noi con la nostra osservazione a valutare se la combinazione girerà bene o meno).
Misure vasca: questo primo limite ce lo pone lo spazio che abbiamo a disposizione, per fare una vasca mbuna davvero godibile per me andrebbe utilizzata una vasca con lato lungo di almeno 150 cm vista territorialità e spesso aggressività degli mbuna.
Numero specie: dipende molto da cosa vogliamo ottenere, ci sono casi di vasche interessantissime dedicate ad un'unica specie.
Alimentazione:: è un aspetto da valutare attentamente quando si costruisce una popolazione, accostare specie con una dieta simile è sicuramente una scelta azzeccata.
Habitat: sia associano spesso gli mbuna all'ambiente roccioso (spesso è così), ma non tutti vivono esclusivamente in questo ambiente.
Livrea: valutare di scegliere tra gli mbuna che ci interessano quelli che differiscono più per colori e livrea (barrature ecc) ci aiuterà (sempre teoricamente) ad evitare motivi di scontri tra esemplari di specie diverse. Anche nel caso delle femmine questo potrà ridurre anche possibili ibridazioni (nel caso contrario il maschio dominante potrebbe tendere a riprodursi con le femmine simili anche di specie diverse).
Generi: variare più possibile genere nella nostra scelta ci permetterà di variare anche caratteristiche dei pinnuti in vasca, potrebbe aiutarci ad evitare conflitti e a rendere anche l'osservazione della vasca più interessante. Ad esempio in genere una Cynotilapia tenderà ad essere più territoriale e legata ad una singola "tana" rispetto ad un pò più "girovago" Melanochromis. I "brucatori" puri tenderanno a difendere maggiormente il proprio territorio, quindi sarebbe meglio bilanciarli con pesci dalle abitudini differenti.
Carattere: equilibrare i caratteri delle singole specie potrebbe evitare di avere troppa disparità tra gli esemplari in vasca (questo sulla carta, spesso dipende anche dal carattere del singolo esemplare). Una gerarchia si formerà comunque, ovviamente nel tempo potrà anche modificarsi, ma giocare anche su questo aspetto potrebbe aiutarci.
Sex ratio: quante femmine abbinare al singolo maschio è un altro aspetto da valutare, spesso si considera il trio per specie (1/2, un maschio e due femmine) la soluzione migliore, soprattutto in Italia. Non è sempre così, si può azzardare anche la coppia se la femmina sostiene lo stress determinato dal maschio che dedicherà tutti i sui "appetiti" su l'unica femmina. Non dimentichiamoci che anche le femmine tra loro lottano e creano le proprie gerarchie.
Numero pesci: questo aspetto dipende molto da quante specie vogliamo inserire, sono dell'idea che sia sempre meglio mettere un pesce in più che in meno. Avere pochi esemplari in vasca rischia di portare il dominante a stressare eccessivamente gli altri (su più esemplari potrà sfogare le proprie attenzioni meno stress porterà al singolo). Troppi pesci invece ci porterà a perdere alcuni comportamenti "naturali" (brucare, difesa territori, gerarchie, ecc) e in taluni casi anche a rischiare di sovracaricare il sistema di filtraggio.
La gestione degli mbuna invece richiederebbe esperienza ed acquari di generose dimensioni correttamente arredati e popolati.
Partiamo con la solita premessa: non esitono regole fisse, ma qualche accortezza possiamo comunque osservarla.
Quando ci prepariamo a studiare una possibile popolazione dobbiamo tenere conto di svariati aspetti in modo da ottenere una popolazione il più possibile gestibile (ogni vasca poi fa storia a se, saremo noi con la nostra osservazione a valutare se la combinazione girerà bene o meno).
Misure vasca: questo primo limite ce lo pone lo spazio che abbiamo a disposizione, per fare una vasca mbuna davvero godibile per me andrebbe utilizzata una vasca con lato lungo di almeno 150 cm vista territorialità e spesso aggressività degli mbuna.
Numero specie: dipende molto da cosa vogliamo ottenere, ci sono casi di vasche interessantissime dedicate ad un'unica specie.
Alimentazione:: è un aspetto da valutare attentamente quando si costruisce una popolazione, accostare specie con una dieta simile è sicuramente una scelta azzeccata.
Habitat: sia associano spesso gli mbuna all'ambiente roccioso (spesso è così), ma non tutti vivono esclusivamente in questo ambiente.
Livrea: valutare di scegliere tra gli mbuna che ci interessano quelli che differiscono più per colori e livrea (barrature ecc) ci aiuterà (sempre teoricamente) ad evitare motivi di scontri tra esemplari di specie diverse. Anche nel caso delle femmine questo potrà ridurre anche possibili ibridazioni (nel caso contrario il maschio dominante potrebbe tendere a riprodursi con le femmine simili anche di specie diverse).
Generi: variare più possibile genere nella nostra scelta ci permetterà di variare anche caratteristiche dei pinnuti in vasca, potrebbe aiutarci ad evitare conflitti e a rendere anche l'osservazione della vasca più interessante. Ad esempio in genere una Cynotilapia tenderà ad essere più territoriale e legata ad una singola "tana" rispetto ad un pò più "girovago" Melanochromis. I "brucatori" puri tenderanno a difendere maggiormente il proprio territorio, quindi sarebbe meglio bilanciarli con pesci dalle abitudini differenti.
Carattere: equilibrare i caratteri delle singole specie potrebbe evitare di avere troppa disparità tra gli esemplari in vasca (questo sulla carta, spesso dipende anche dal carattere del singolo esemplare). Una gerarchia si formerà comunque, ovviamente nel tempo potrà anche modificarsi, ma giocare anche su questo aspetto potrebbe aiutarci.
Sex ratio: quante femmine abbinare al singolo maschio è un altro aspetto da valutare, spesso si considera il trio per specie (1/2, un maschio e due femmine) la soluzione migliore, soprattutto in Italia. Non è sempre così, si può azzardare anche la coppia se la femmina sostiene lo stress determinato dal maschio che dedicherà tutti i sui "appetiti" su l'unica femmina. Non dimentichiamoci che anche le femmine tra loro lottano e creano le proprie gerarchie.
Numero pesci: questo aspetto dipende molto da quante specie vogliamo inserire, sono dell'idea che sia sempre meglio mettere un pesce in più che in meno. Avere pochi esemplari in vasca rischia di portare il dominante a stressare eccessivamente gli altri (su più esemplari potrà sfogare le proprie attenzioni meno stress porterà al singolo). Troppi pesci invece ci porterà a perdere alcuni comportamenti "naturali" (brucare, difesa territori, gerarchie, ecc) e in taluni casi anche a rischiare di sovracaricare il sistema di filtraggio.
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