La mia esperienza con la specie Vieja bifasciata (Steindachner, 1864)

 Questo è l'originale dell'articolo pubblicato sul trimestrale dell'Associazione Italiana Ciclidofili di Settembre 2022


 

 

 

 

 

 

 

 

 

Sinonimi: Paraneetroplus bifasciatus, Cichlasoma bifasciatum, Theraps bifasciatum e Heros bifasciatus

Etimologia: Vieja bifasciata: bifasciata perché presenta due fasce; Vieja dallo spagnolo “vecchia”

Vasca di allevamento: 250x70x60cm

 

Descrizione 

Appartenente al genere Vieja e descritta inizialmente da Franz Steindachner nel 1864 in “Beiträge zur Kenntniss der Chromiden Mexico's und Central-Amerika's (p.60)“ questa specie deve il suo nome alla presenza di due fasce nere orizzontali presenti sul fianco.
La fascia inferiore si estende dalla base della pinna pettorale, sul bordo della copertura branchiale, fino alla base della pinna caudale e ingloba anche lo spot presente sul peduncolo caudale.
Questa prima fascia non caratterizza la specie dato che è presente anche in altre specie del genere Vieja. A caratterizzare la specie è la fascia superiore, situata approssimativamente nell'area della linea laterale superiore.  Inizia qualche centimetro più indietro rispetto alla sua controparte inferiore e termina al di sotto della base degli ultimi raggi della pinna dorsale.
Nel seguente disegno ho rappresentato in linea di massima le due fasce suddette.


Immagine 1:  Disegno della Vieja bifasciata con evidenza delle fasce

Le due fasce non sono sempre presenti. In fase di accoppiamento, per esempio, la fascia inferiore, nel maschio, tende a scomparire completamente mentre quella superiore diventa una macchia estesa sotto la pinna dorsale. Nelle femmine invece le due fasce sono più presenti e non è detto che scompaiano durante l’accoppiamento.
Il maschio di questa specie può raggiungere, in natura, 30 cm di lunghezza mentre la femmina è più piccola di circa 5/7cm. Abita le acque calme di laghi, lagune e basse valli fluviali con correnti lente o moderate. Si nutre principalmente di detriti di fondo e materia vegetale che siano essi filamenti algali o piante. Questa sua abitudine alimentare pregiudica l’utilizzo in acquario di piante, ad eccezione di piante robuste come le Anubias, che verrebbero usate come cibo.

Distribuzione e Colorazione

L’habitat naturale di questa specie è situato nel nord-ovest del Guatemala (vicino alla Laguna de Petén) e in Messico tra il bacino del Río Usumacinta e quello del fiume Grijalva; secondo W.Staeck e H.Linke quella osservata nel sistema fluviale del Río Coatzacoalcos è un’errata identificazione. La specie del Río Chacamax e del Río Candelaria è particolarmente apprezzata in ambito acquariofilo perché presenta colori molto appariscenti.

Immagine 2: Distribuzione della specie Vieja bifasciata; i puntini rossi sono luoghi di osservazione

La specie presenta diverse varianti geografiche. Quella del Río Chacamax e del Río Candelaria ha la testa, la nuca e il petto di colore rosso intenso mentre il resto del corpo è di colore giallo. La specie vicino al Río Teapa invece ha la testa, la nuca e il petto di colore blu-turchese con sfumature verdognole mentre il resto del corpo è arancione, durante il corteggiamento/accoppiamento i colori della testa, nuca e petto, del maschio, virano verso un magenta-rosa. Le pinne sono costellate di strisce e macchie marrone-rossiccio con le estremità bordate di rosso.

Immagine 3: Maschio di Vieja bifasciata - Río Chacamax gentilmente concessa dalla pagina facebook Richards Mittel-und Südamerika Aquarien

Immagine 4: Coppia di Vieja bifasciata - Río Chacamax gentilmente concessa dalla pagina facebook Richards Mittel-und Südamerika Aquarien

 
Immagine 5: Maschio di Vieja bifasciata - Río Teapa

Immagine 6: Femmina di Vieja bifasciata - Río Teapa


La specie è isocromatica e isomorfica, il che significa che non vi sono differenze di colore o forma tra maschio e femmina ed è quindi difficile sessarli in età giovanile. Da adulti diventa molto facile distinguere il sesso perché, oltre alla differenza evidente di taglia tra maschio e femmina, il maschio presenta un profilo cranico molto più ripido della femmina.Nelle mie osservazioni ho notato che nella fase di corteggiamento l’occhio del maschio diventa totalmente nero mentre nelle femmine il muso, il ventre e la parte bassa della pinna anale assumono una colorazione nera, colorazione assunta anche dal maschio quando difende la deposizione. Durante questo periodo, forse dovuto allo stress, i colori della femmina e del maschio sono meno appariscenti. Condivide il suo habitat naturale con altre specie di ciclidi come Petenia splendida, Chuco intermedium, Trichromis salvini, Rheoheros lentiginosus, Thorichthys helleri e specie non ciclidi come Astyanax fasciatus e Poecilia sphenops.

Immagine 7: Coppia  in corteggiamento - Río Teapa

 

Allevamento

E’ una specie che raggiunge grosse dimensioni quindi, per un corretto allevamento, è necessaria una vasca di almeno 200x60x60cm. Inoltre durante la riproduzione diventa aggressiva quindi necessita di coabitanti robusti (nel mio caso condividono la vasca con un trio di C.pearsei, un esemplare maschio di M.regani e una coppia di T.maculipinnis). La riproduzione ha luogo quando la temperatura in vasca raggiunge 26/27°C, il maschio sceglie una zona della vasca che inizia a difendere e ripulire, in questa fase rincorre la femmina e, parandosi davanti in una danza circolare a pinne spiegate, la invita a seguirlo nella zona prescelta. (Nel video, raggiungibile tramite QR Code, potrete vedere le scene di un corteggiamento).

 


Quando la femmina sarà pronta inizierà a sua volta la pulizia del nido ed in particolare pulirà, raschiando con i denti, la superficie scelta per la deposizione. La deposizione può avvenire su un sasso liscio o sulle pareti della vasca o del filtro. Una volta che le uova saranno deposte e fecondate le stesse verranno presidiate dai genitori che non lasceranno avvicinare nessuno alla zona. Quando iniziai l’allevamento dei ciclidi del centro america mi fu consigliato di partire o da una coppia già formata o da un gruppo di giovani da cui avrei poi selezionato una coppia. Questa indicazione lasciava intendere che quando si fosse formata una coppia, a differenza di ciò che accade per esempio con i ciclidi del lago Malawi, il maschio si sarebbe accoppiato solo con la sua femmina. Quello che però devo riportare è che quanto suddetto non si riscontra sempre. Infatti nella mia vasca oltre alla coppia di Vieja bifasciata è presente un esemplare giovane, dimostratasi poi una femmina di circa 10cm, figlia della coppia, che quest'anno ha raggiunto la maturità sessuale. Il maschio, circa una settimana prima della stesura di questo articolo, si è accoppiato con l’esemplare giovane. Purtroppo le uova, depositate sulla superficie del filtro, sono state facile preda degli ancistrus e l’intera covata è andata persa. 

Nei giorni in cui sto scrivendo questo articolo il maschio ha ripreso a corteggiare la “sua” femmina e immagino che ciò porterà ad una nuova deposizione. Quello che ho osservato è che il maschio sembra non avere una predilezione per una femmina ma si comporta similmente ai maschi dei ciclidi del lago Malawi. La presenza di due femmine non ha portato ad un aumento dell’aggressività intraspecifica e quindi, forse, dopo un più lungo periodo di osservazione, questo comportamento potrebbe riscrivere le “regole” di allevamento di questa specie.

Ritornando alla riproduzione, circa cinque giorni dopo la deposizione inizieranno a formarsi le larve. In questa fase dello sviluppo, le larve, che si saranno staccate dalla superficie di deposizione, verranno prelevate e nascoste in tane realizzate scavando piccole buche nella sabbia a ridosso di una pietra. Ho notato che periodicamente i genitori spostano le larve di tana in tana. Quando gli avannotti avranno raggiunto il nuoto libero, tenderanno a farlo formando una piccola nuvola sempre attentamente sorvegliata dai genitori. Le cure parentali termineranno quando gli avannotti avranno raggiunto una lunghezza di circa 15/20 mm.

Immagine 8: Avannotti di Vieja bifasciata al pascolo e video
 

Nell'habitat naturale sono stati rilevati valori dell’acqua di pH: 7,0-7,8; GH 3-14 ; KH: 3-8, T: 26-30°C (valori misurati nel bacino del Río Usumacinta), in acquario questa specie non ha particolari esigenze, l’acqua che sgorga dai nostri rubinetti è idonea al loro allevamento. In inverno non faccio mai scendere le temperature sotto i 23°C perché al di sotto di questo valore ho osservato uno stato di sofferenza e indebolimento della specie. Come già scritto è una specie detritivora, mangia diverse tipologie di cibo secco, personalmente l’alimento con cibo granulare, che mi auto produco, contenente una maggior componente di vegetale, questo perché ritengo anti estetica una gobba nucale eccessivamente grande che tenderebbe a formarsi se utilizzassi un cibo con troppe proteine animali, non faccio mancare anche la somministrazione di foglie di insalata, la gentilina va benissimo, a cui tolgo la parte più dura. 

E’ una specie robusta e longeva che allevata con le “poche” accortezze necessarie potrà portare tante soddisfazioni agli appassionati. Se devo trovare un limite nell’allevamento della specie questo è nelle sue dimensioni, necessita di una vasca grande e anche quando si possiede una vasca idonea non potrà contenere tante specie come potrebbe accadere per esempio con i più piccoli mbuna. Nonostante questo Vieja bifasciata è una specie meritevole di allevamento sia per i colori che esprime sia per la dedizione che mostra nelle cure parentali.


 

 

Bibliografia: 

Donald Conkel 1993. Cichlids of north & central america

Wolfgang Staeck, Horst Linke 1995. American Cichlids II - Large Cichlids

Lee Nuttall 2018. North & Central American cichlids in the Display Aquarium

 

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