Ciclidi del Malawi: Il genere Aulonocara
Articolo scritto da Marzo Zaccaria
Famiglia
Cichlidae
Sottofamiglia
Pseudocrenilabrinae
Etimologia
Dal greco Aulon = canale, e Kara = testa. Il nome deriva dai caratteristici canali sensoriali allargati che attraversano le ossa del cranio e quelle infraorbitarie.
Descrizione generale
Regan, Charles Tate. 1922. "The Cichlid Fishes of Lake Nyassa". Proceedings of the Zoological Society of London. 1921 (pt 4) n. 36; pp. 675-727
Specie tipo
Aulonocara nyassae Regan, 1922
Diagnosi
Un genere di ciclidi molto popolare, commercialmente noto come ciclidi pavone, ha la propria nicchia speciale nella zona di transizione dove si incontrano sabbia e rocce. Ogni costa rocciosa ha una propria serie di rappresentanti di questo genere.
Indagini molecolari da parte di Moran et al.(1994) avevano suggerito che il genere Aulonocara, insieme ai generi Lethrinops e Alticorpus, potessero appartenere al clade degli mbuna, ma è più plausibile che questi tre generi formino un gruppo separato, distinto dagli mbuna così come dagli altri haps del Malawi (Geerts, 1995).
La deposizione delle Aulonocara è associata alle rocce e alla sabbia. Inoltre, la riproduzione si verifica durante tutto l'anno e i maschi in livrea riproduttiva possono essere visti in qualsiasi momento all'interno del loro territorio. La dimensione massima delle specie che abitano le zone rocciose e ben conosciute nel nostro hobby, non supera mai i 13 cm per gli esemplari selvatici. In cattività, dove i pesci vengono nutriti con una dieta ricca di proteine e facilmente digeribile, molte specie conosciute possono crescere fino a dimensioni considerevolmente maggiori.
Tutti i membri di questo genere sono caratterizzati dall'apparato della linea laterale (il sistema sensoriale, paragonabile alle nostre orecchie) allargato, in particolare sulla testa. Questa estensione delle "orecchie", che rende tutti i rappresentanti di questo genere molto sensibili alla percezione, è chiaramente visibile esternamente come fossette e scanalature, specialmente nella parte inferiore della testa. Ci sono altri generi nel lago Malawi in possesso di simili organi sensibili alla pressione delle onde, ad esempio Alticorpus e Trematocranus. Tutti i ciclidi dotati di tale "sonar" utilizzano questi organi come sensibili rilevatori di cibo, e non per rilevare i predatori.
Il comportamento naturale delle Aulonocara fornisce l'indizio fondamentale al fine di comprendere l'importanza di un simile sistema sensoriale sulla testa. I maschi territoriali, così come le femmine e i giovani, rimangono sospesi a circa un centimetro dal substrato sabbioso, ciascuno di loro a malapena muove una pinna!
Sembra come se fossero tutti addormentati. Di tanto in tanto, un'improvvisa immersione di un individuo nella sabbia, interrompe lo stato di "trance" durante il quale questi ciclidi in cerca di cibo rimangono fissi sui loro terreni d’alimentazione. Ora è chiaro perché la maggior parte delle fossette sensoriali sono situate nella parte inferiore della testa. Registrano, con alta sensibilità, i minimi movimenti di crostacei, lumache e di altri invertebrati nascosti nella sabbia. Non appena viene rilevato il movimento di una preda, un rapido morso nella sabbia lo assicura all'interno della bocca del predatore. "Masticando", il pesce separa la preda dal boccone di sabbia ed espelle quest'ultima attraverso le branchie oppure la sputa. Le Aulonocara non sono fatte per setacciare e filtrare la sabbia di continuo come i Lethrinops e eventualmente gli Alticorpus, ma i tre generi probabilmente condividono un antenato comune e possono rappresentare uno stadio intermedio o un anello di congiunzione tra i più grandi haplochromini e gli mbuna. La maggior parte delle Aulonocara va in cerca di cibo sulla sabbia, fuori dalle loro caverne alimentandosi di giorno. Di notte si ritirano nei rifugi.
Alcune specie, che si vedono solo nelle grotte e che in precedenza erano assegnate al genere Trematocranus, cercano il cibo nel fondale sabbioso o fangoso delle loro case. Il genere Aulonocara è grande e contiene due differenti insiemi di specie. Il gruppo più noto in acquariologia, comprende piccoli ciclidi con una preferenza per l'habitat intermedio, conosciuti come Aulonocara che abitano le zone rocciose. L'altro gruppo è costituito principalmente dalle specie che abitano le zone sabbiose, riconoscibili dai pori sensoriali molto grandi nelle ossa infra-orbitale allargate (le ossa che circondano parzialmente la parte inferiore degli occhi). Questo gruppo ha indubbiamente una relazione più stretta, rispetto al gruppo che abita le zone rocciose, con i Lethrinops. Le Aulonocara che vivono in habitat intermedi possono essere suddivisi in cinque gruppi: Jacobfreibergi(abitano le caverne), Stuartgranti, Chitande, Maylandi e Saulosi non territoriali.
Distribuzione
Lungo tutte le sponde del Lago Malawi, Le specie più note in acquariologia in zone di transizione.
Elenco delle specie descritte (22)
Aulonocara aquilonium Konings, 1995
Aulonocara baenschi Meyer & Riehl, 1985
Aulonocara brevinidus Konings, 1995
Aulonocara ethelwynnae Meyer, Riehl & Zetzsche, 1987
Aulonocara gertrudae Konings, 1995
Aulonocara guentheri Eccles, 1989
Aulonocara hansbaenschi Meyer, Riehl & Zetzsche, 1987
Aulonocara hueseri Meyer, 1987
Aulonocara koningsi Tawil, 2003
Aulonocara korneliae Meyer, Riehl & Zetzsche, 1987
Aulonocara macrochir Trewavas, 1935
Aulonocara maylandi kandeensis Tawil & Allgayer, 1988
Aulonocara maylandi maylandi Trewavas, 1984
Aulonocara nyassae Regan, 1922
Aulonocara rostrata Trewavas, 1935
Aulonocara saulosi Meyer, Riehl & Zetzsche, 1987
Aulonocara steveni Meyer, Riehl & Zetzsche, 1987
Aulonocara stuartgranti Meyer & Riehl, 1985
Haplochromis stonemani Burgess & Axelrod, 1973
Tilapia trematocephala Boulenger, 1901
Trematocranus auditor Trewavas, 1935
Trematocranus jacobfreibergi Johnson, 1974
Elenco delle specie non ancora descritte (26)
sp. 'blue chilumba'
sp. 'brevirostris nkhata'
sp. 'brown black-pelvic'
sp. 'brown piper'
sp. 'chitande type kande'
sp. 'chitande type masinje'
sp. 'chitande type mozambique'
sp. 'chitande type nkhomo'
sp. 'chitande type north'
sp. 'copper'
sp. 'deep'
sp. 'deep yellow'
sp. 'green'
sp. 'gold'
sp. 'jalo'
sp. 'long'
sp. 'lwanda'
sp. 'minutus'
sp. 'nyassae mumbo'
sp. 'orange'
sp. 'pyramid'
sp. 'stuartgranti maleri'
sp. 'trematocranus masinje'
sp. 'walteri'
sp. 'yellow'
sp. 'yellow collar'
Gruppi di specie
- Cave-dwellers (Konings,1995)
sp. 'jalo', sp. 'lwanda', sp. 'trematocranus masinje', sp. 'walteri', jacobfreibergi
- Chitande Types (Konings,1995)
sp. 'chitande type masinje', sp. 'chitande type kande', sp. 'chitande type mozambique', sp. 'chitande type nkhomo', sp. 'chitande type north', sp. 'yellow collar', ethelwynnae
- Deep water (Konings,1995)
sp. 'nyassae mumbo', stonemani
- Maylandi (Konings,1995)
maylandi maylandi, maylandi kandeensis
- Sand-dwelling (Konings,1995)
sp. 'pyramid', trematocephalum, nyassae, auditor, rostrata, guentheri, gertrudae, aquilonium, brevinidus
- Saulosi (Konings,1995)
saulosi
- Stuartgranti (Konings,1995)
sp. 'stuartgranti maleri', baenschi, stuartgranti, hueseri, korneliae, koningsi
I singoli gruppi verranno affrontati e descritti singolarmente nella sezione "Articoli haps".
Bibliografia e fonti
"Cichlid Room Companion"
“Malawi cichlids in their natural habitat” 4th edition - Ad Konings, 2007 - Cichlid Press
Cichlidae
Sottofamiglia
Pseudocrenilabrinae
Etimologia
Dal greco Aulon = canale, e Kara = testa. Il nome deriva dai caratteristici canali sensoriali allargati che attraversano le ossa del cranio e quelle infraorbitarie.
Descrizione generale
Regan, Charles Tate. 1922. "The Cichlid Fishes of Lake Nyassa". Proceedings of the Zoological Society of London. 1921 (pt 4) n. 36; pp. 675-727
Specie tipo
Aulonocara nyassae Regan, 1922
Diagnosi
Un genere di ciclidi molto popolare, commercialmente noto come ciclidi pavone, ha la propria nicchia speciale nella zona di transizione dove si incontrano sabbia e rocce. Ogni costa rocciosa ha una propria serie di rappresentanti di questo genere.
Indagini molecolari da parte di Moran et al.(1994) avevano suggerito che il genere Aulonocara, insieme ai generi Lethrinops e Alticorpus, potessero appartenere al clade degli mbuna, ma è più plausibile che questi tre generi formino un gruppo separato, distinto dagli mbuna così come dagli altri haps del Malawi (Geerts, 1995).
La deposizione delle Aulonocara è associata alle rocce e alla sabbia. Inoltre, la riproduzione si verifica durante tutto l'anno e i maschi in livrea riproduttiva possono essere visti in qualsiasi momento all'interno del loro territorio. La dimensione massima delle specie che abitano le zone rocciose e ben conosciute nel nostro hobby, non supera mai i 13 cm per gli esemplari selvatici. In cattività, dove i pesci vengono nutriti con una dieta ricca di proteine e facilmente digeribile, molte specie conosciute possono crescere fino a dimensioni considerevolmente maggiori.
Tutti i membri di questo genere sono caratterizzati dall'apparato della linea laterale (il sistema sensoriale, paragonabile alle nostre orecchie) allargato, in particolare sulla testa. Questa estensione delle "orecchie", che rende tutti i rappresentanti di questo genere molto sensibili alla percezione, è chiaramente visibile esternamente come fossette e scanalature, specialmente nella parte inferiore della testa. Ci sono altri generi nel lago Malawi in possesso di simili organi sensibili alla pressione delle onde, ad esempio Alticorpus e Trematocranus. Tutti i ciclidi dotati di tale "sonar" utilizzano questi organi come sensibili rilevatori di cibo, e non per rilevare i predatori.
Il comportamento naturale delle Aulonocara fornisce l'indizio fondamentale al fine di comprendere l'importanza di un simile sistema sensoriale sulla testa. I maschi territoriali, così come le femmine e i giovani, rimangono sospesi a circa un centimetro dal substrato sabbioso, ciascuno di loro a malapena muove una pinna!
Sembra come se fossero tutti addormentati. Di tanto in tanto, un'improvvisa immersione di un individuo nella sabbia, interrompe lo stato di "trance" durante il quale questi ciclidi in cerca di cibo rimangono fissi sui loro terreni d’alimentazione. Ora è chiaro perché la maggior parte delle fossette sensoriali sono situate nella parte inferiore della testa. Registrano, con alta sensibilità, i minimi movimenti di crostacei, lumache e di altri invertebrati nascosti nella sabbia. Non appena viene rilevato il movimento di una preda, un rapido morso nella sabbia lo assicura all'interno della bocca del predatore. "Masticando", il pesce separa la preda dal boccone di sabbia ed espelle quest'ultima attraverso le branchie oppure la sputa. Le Aulonocara non sono fatte per setacciare e filtrare la sabbia di continuo come i Lethrinops e eventualmente gli Alticorpus, ma i tre generi probabilmente condividono un antenato comune e possono rappresentare uno stadio intermedio o un anello di congiunzione tra i più grandi haplochromini e gli mbuna. La maggior parte delle Aulonocara va in cerca di cibo sulla sabbia, fuori dalle loro caverne alimentandosi di giorno. Di notte si ritirano nei rifugi.
Alcune specie, che si vedono solo nelle grotte e che in precedenza erano assegnate al genere Trematocranus, cercano il cibo nel fondale sabbioso o fangoso delle loro case. Il genere Aulonocara è grande e contiene due differenti insiemi di specie. Il gruppo più noto in acquariologia, comprende piccoli ciclidi con una preferenza per l'habitat intermedio, conosciuti come Aulonocara che abitano le zone rocciose. L'altro gruppo è costituito principalmente dalle specie che abitano le zone sabbiose, riconoscibili dai pori sensoriali molto grandi nelle ossa infra-orbitale allargate (le ossa che circondano parzialmente la parte inferiore degli occhi). Questo gruppo ha indubbiamente una relazione più stretta, rispetto al gruppo che abita le zone rocciose, con i Lethrinops. Le Aulonocara che vivono in habitat intermedi possono essere suddivisi in cinque gruppi: Jacobfreibergi(abitano le caverne), Stuartgranti, Chitande, Maylandi e Saulosi non territoriali.
Distribuzione
Lungo tutte le sponde del Lago Malawi, Le specie più note in acquariologia in zone di transizione.
Elenco delle specie descritte (22)
Aulonocara aquilonium Konings, 1995
Aulonocara baenschi Meyer & Riehl, 1985
Aulonocara brevinidus Konings, 1995
Aulonocara ethelwynnae Meyer, Riehl & Zetzsche, 1987
Aulonocara gertrudae Konings, 1995
Aulonocara guentheri Eccles, 1989
Aulonocara hansbaenschi Meyer, Riehl & Zetzsche, 1987
Aulonocara hueseri Meyer, 1987
Aulonocara koningsi Tawil, 2003
Aulonocara korneliae Meyer, Riehl & Zetzsche, 1987
Aulonocara macrochir Trewavas, 1935
Aulonocara maylandi kandeensis Tawil & Allgayer, 1988
Aulonocara maylandi maylandi Trewavas, 1984
Aulonocara nyassae Regan, 1922
Aulonocara rostrata Trewavas, 1935
Aulonocara saulosi Meyer, Riehl & Zetzsche, 1987
Aulonocara steveni Meyer, Riehl & Zetzsche, 1987
Aulonocara stuartgranti Meyer & Riehl, 1985
Haplochromis stonemani Burgess & Axelrod, 1973
Tilapia trematocephala Boulenger, 1901
Trematocranus auditor Trewavas, 1935
Trematocranus jacobfreibergi Johnson, 1974
Elenco delle specie non ancora descritte (26)
sp. 'blue chilumba'
sp. 'brevirostris nkhata'
sp. 'brown black-pelvic'
sp. 'brown piper'
sp. 'chitande type kande'
sp. 'chitande type masinje'
sp. 'chitande type mozambique'
sp. 'chitande type nkhomo'
sp. 'chitande type north'
sp. 'copper'
sp. 'deep'
sp. 'deep yellow'
sp. 'green'
sp. 'gold'
sp. 'jalo'
sp. 'long'
sp. 'lwanda'
sp. 'minutus'
sp. 'nyassae mumbo'
sp. 'orange'
sp. 'pyramid'
sp. 'stuartgranti maleri'
sp. 'trematocranus masinje'
sp. 'walteri'
sp. 'yellow'
sp. 'yellow collar'
Gruppi di specie
- Cave-dwellers (Konings,1995)
sp. 'jalo', sp. 'lwanda', sp. 'trematocranus masinje', sp. 'walteri', jacobfreibergi
- Chitande Types (Konings,1995)
sp. 'chitande type masinje', sp. 'chitande type kande', sp. 'chitande type mozambique', sp. 'chitande type nkhomo', sp. 'chitande type north', sp. 'yellow collar', ethelwynnae
- Deep water (Konings,1995)
sp. 'nyassae mumbo', stonemani
- Maylandi (Konings,1995)
maylandi maylandi, maylandi kandeensis
- Sand-dwelling (Konings,1995)
sp. 'pyramid', trematocephalum, nyassae, auditor, rostrata, guentheri, gertrudae, aquilonium, brevinidus
- Saulosi (Konings,1995)
saulosi
- Stuartgranti (Konings,1995)
sp. 'stuartgranti maleri', baenschi, stuartgranti, hueseri, korneliae, koningsi
I singoli gruppi verranno affrontati e descritti singolarmente nella sezione "Articoli haps".
Bibliografia e fonti
"Cichlid Room Companion"
“Malawi cichlids in their natural habitat” 4th edition - Ad Konings, 2007 - Cichlid Press
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