Ciclidi del Malawi: Il genere Abactochromis
Articolo scritto da Luca Balzani
Famiglia: Cichlidae
Sottofamiglia: Pseudocrenilabrinae
Genere: Abactochromis
Descrizione originale: Oliver, Michael K. & Arnegard, Matthew E..
2010. "A new genus for Melanochromis labrosus, a problematic Lake Malawi
cichlid with hypertrophied lips (Teleostei: Cichlidae)". Ichthyological
Explorations of Freshwaters.
Il nome deriva dal latino abactus = scacciato , bandito + chromis, il
nome allude sia al carattere solitario, errante e di abitudini
apparentemente non territoriali che alla rimozione di questa specie dal
genere in cui è stato originariamente descritto, i melanochromis.
Questo genere ha solo una specie al proprio interno: Abactochromis labrosus.
Caratterizzato da grandi e spesse labbra si distingue facilmente da haps
che hanno bocca analoga (Placidochromis milomo, Cheilochromis euchilus,
Chilotilapia rhoadesii, Electochromis, ecc) da svariate
caratteristiche: numero vertebre, pattern, raggi delle pinne, forma
denti e mascelle.
Sebbene A. labrosus si trovi praticamente su tutte le coste rocciose del
Lago Malawi (esclusi i bracci meridionali del lago), sembra essere raro
in qualsiasi località in cui è stato osservato. Si trova più
frequentemente attorno alle isole e lungo le coste nord-orientali, a
nord del fiume Ruhuhu. Questo modello di distribuzione è caratteristico
di una specie antica con una specializzazione definita con precisione.
Tra tutte le specie dei ciclidi del lago, l'Abactochromis labrosus è
stata la specie la cui assegnazione o meno agli mbuna è stata più
controversa e dibattuta. La sua assegnazione agli mbuna sembra essere
confermata dalla presenza sulla pinna anale di ocelli di tipo mbuna e
dalla presenza del morfo O. Il policromatismo si verifica negli mbuna,
ma non è stato ancora trovato negli haps del Lago Malawi.
Le labbra più delicate e meno dure di quello che si possa pensare
osservandole sono degli ottimi strumenti di gusto (sono risultate
densamente fornite di papille gustative).
Entrambi i sessi sono di colore marrone scuro, ma i maschi possono avere
dei riflessi rossastri che si sovrappongono al colore marrone.
Un'altra caratteristica, mai vista in qualsiasi altro mbuna, è il corpo particolarmente compresso ai lati.
E' un predatore e si nutre principalmente di crostacei e piccoli mbuna.
Così come nell’Altolamprologus compressiceps, ciclide del Lago Tanganica
simile da questo punto di vista, questo adattamento consente al pesce
di penetrare le strette feritoie e fessure tra le rocce. Le labbra
carnose e morbide vengono utilizzate per sigillare la fessura, mentre la
preda viene risucchiata fuori dal rifugio. Proprio come altri ciclidi
compressi ai lati e con le labbra gonfie (Lichnochromis acuticeps,
Protomelas ornatus), si nutre principalmente dalle crepe e dalle fessure
orizzontali all'interno delle grotte e appena prima di entrarvi si gira
su di un lato in modo da poter penetrare dentro alle crepe.
I maschi non difendono un sito di riproduzione, ma quando due maschi
conspecifici incontrano una femmina allora mostrano un comportamento
aggressivo, così anche per la difesa del territorio di alimentazione.
Commenti
Posta un commento