Ciclidi del Malawi: Il genere Labeotropheus

Articolo scritto da Luca Balzani

Famiglia: Cichlidae
Sottofamiglia: Pseudocrenilabrinae
Genere: Labeotropheus

Il nome Labeotropheus deriva dal latino ed è traducibile come tropheus dalle grandi labbra, labeo fa riferimento alla analoga famiglia dei ciprinidi.

Il genere Labeotropheus è suddiviso in due grandi specie quella del Labeotropheus fuelleborni in onore del Prof. Dr. F. Fuelleborn e quella del Labeotropheus trewavasae in onore di Dr E.Trewavas.
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da sinistra: 1 mascella inferiore, 2 denti, 3 cranio

Il Labeotropheus fuelleborni ha una chiara preferenza per un habitat roccioso caratterizzato da un substrato privo di sedimenti e con un manto algale che copre il duro substrato (copertura biologica) contenente molte fibre di alghe fermamente attaccate. Si può anche trovare in mucchietti di roccie in mezzo alle spiagge sabbiose, specialmente nei punti esposti alle onde.
Il L.fuelleborni ha subito un processo di adattamento per vivere nei tratti superiori dell’habitat roccioso, sviluppando due caratteristiche particolari. Una di queste caratteristiche, che condivide con il congenere Labeotropheus trewavasae, è un ampia bocca ventrale abbinata ad un notevole e carnoso “naso”.
Quando si tiene il pesce sottosopra, si vede che la bocca è una linea dritta che attraversa la larghezza totale della testa. La sua posizione ventrale permette al Labeotropheus di nutrirsi in una posizione quasi parallela alle rocce, con il corpo che forma un angolo di circa 30° rispetto al substrato. Il Labeotropheus rimane dunque in stretto contatto con il substrato mentre tagliuzza le alghe.
Sia il naso che il mento sono callosi, probabilmente a causa del continuo contatto con il ruvido substrato durante la nutrizione. Il naso, fruttato come una leva, permette di fare leva nel mentre la bocca afferra l'alga filamentosa. Questo effetto combinato permette così di strappare le alghe afferrate con la bocca. Questa tecnica di nutrizione non solo gli fa risparmiare energia ma permette anche al Labeotropheus di rimanere in stretto contatto con le rocce, riducendo in tal modo il rischio di essere spazzato via delle acque turbolenti. Inoltre gli fornisce una maggiore quantità di alghe (attaccate più saldamente) che possono essere raccolte usando le tre o più file di denti tricuspidi delle mascelle più esterne; questo metodo di nutrizione è così effiecente che le alghe vengono completamente rimosse, lasciando dei visibili graffi nella copertura biologica. La grande taglia comunemente osservata dei L.fuelleborni (una lunghezza totale massima di circa 18 cm) può essere un’indicazione degli effetti benefici del "naso".
In posti dove la turbolenza delle onde è massima, le alghe sono fortemente ancorante al substrato e raccoglierle richiede non solo delle mascelle forti, ma anche un maggiore sviluppo del “naso”. I Labeotropheus che vivono in tali aree hanno un naso più prominente rispetto agli individui che si nutrono dalle copertura biologica. Più fortemente e più frequentemente il naso viene premuto contro il substrato e più sembra crescere in larghezza. E più cresce in larghezza più l’angolo di nutrizione che il pesce può tenere con il substrato è piccolo. Simili stimolazioni di crescita possono essere notate nei ciclidi con labbra più carnose, così come i Placidochromis milomo e i Chilotilapia euchilus. La seconda caratteristica che assicura ai L.fuelleborni una posizione (fisica) stabile in questo habitat è il suo corpo letteralmente compresso. Insieme ad un’estesa pinna dorsale, che si comporta come una vela, rendendolo più stabile e meno in balia della corrente.
I maschi di L.fuelleborni difendono il loro territorio con gran vigore, specialmente contro i maschi conspecifici. Le femmine e i maschi non-territoriali si congregano in gruppi e si nutrono nelle parti più alte dell’habitat. Il L.fuelleborni non frequenta zone più giù di 35 metri di profondità. Ciò significa che la popolazione degli habitat rocciosi separati dalle acque più profonde di questa, sono praticamente isolate. Questo può aver portato a molte varianti di colore di questa specie.
La colorazione della femmina non varia molto nell’intera gamma della specie. Per via della particolare forma, la colorazione può essere di minore importanza nel riconoscimento del compagno. Ciò può anche spiegare i morfi arancioni (O) e quelli arancioni a macchie (OB) presenti sia nei maschi sia nelle femmine. Se una femmina può riconoscere un con-specifico solo dalla sua silhouette, la riproduzione potrebbe in teoria avvenire senza la presenza della colorazione nel maschio.
Altre importanti funzioni dei colori brillanti sono l'espressione del dominio su un territorio, della disponibilità del luogo di deposizione, il segno dell’essere sano e prestante del maschio.
Certamente la riproduzione con dei maschi non colorati è lontana dalla situazione normale, ma è comunque presente un piccolo numero di maschi OB (“gatti marmellata”/”marmalade cats”).
In qualche luogo più del 50% delle femmine può appartenere al morfo ob/o; solitamente questo avviene in posti dove il L.trewavasae non è presente; ad esempio nelle isole Mbenji e Chinyamwezi. A mbenji il raro morfo O del maschio è visto solo occasionalmente. In tali posti il L.fuelleborni penetra anche nelle regioni più profonde, di solito abitate dal T.trewavasae. La classe a macchie arancioni della femmina può essere un esempio di colorazione di mimetizzazione, specialmente tra le rocce nelle aree più profonde. Si vede più spesso nel T.trewavasae che vive una vita più nascosta in tali aree.
Per quanto riguarda la riproduzione il Labeotropheus è inusuale tra gli mbuna. Le uova sono fertilizzate fuori dalla bocca della femmina (Trewavas & Konings 1992). Dopo che la femmina ha depositato qualche uovo, il maschio, che la segue, le fertilizza nel substrato. La femmina, nel frattempo, disegna un grande cerchio e poi raccoglie le uova nel suo passaggio di deposizione, immediatamente prima di depositare il suo prossimo gruppo. La prole, che viene lasciata per la prima volta dopo 3 settimane, trova rifugio dentro la bocca della femmina per almeno un’altra settimana (Schonen, 1979). Gli egg-spots (ocelli) nella pinna anale del maschio sono proporzionalmente i più piccoli (in confronto alla taglia adulta del pesce) tra quelli osservati negli mbuna, mentre le uova sono tra le più grandi.

Il Labeotropheus trewavasae è un mbuna piuttosto comune in molte zone lungo le rive rocciose del lago.
Assomiglia alla sua specie congenere, L. fuelleborni, in quasi tutti gli aspetti anatomici, ma ha un corpo più affusolato e preferisce acque più profonde , infatti la maggior parte di loro è stata vista tra i 5 e i 10 metri di profondità. Il suo corpo allungato gli permette di penetrare in piccoli buchi e crepe tra le rocce. È specializzato nel raschiare e raccogliere alghe dalla superficie ricca di sedimenti e si nutre prevalentemente dalle facce verticali e dalle parte inferiore delle rocce.
La sua tecnica di nutrizione e l’ accoppiamento sono simili a quelle descritte sopra per L. fuelleborni.
In alcuni reef è presente solamente il L. trewavasae ed è interessante osservare che in questi casi, lo stesso, presenta un corpo più massiccio rispetto agli esemplari delle coste rocciose adiacenti dove vivono entrambe le specie del genere. La profondità del corpo può variare in maniera considerevole in questa specie. A Chirwa Island vicino a Chilumba ad esempio, grandi esemplari arancioni di L. trewavasae assomigliano a L. fuelleborni sia nella taglia che nella forma.
Il L. trewavasae ha una distribuzione molto ampia. Si trova sulla maggior parte delle coste rocciose eccetto a Mbenji Island. E’ presente in alcuni luoghi dove il L. fuelleborni è assente, come ad esempio a Jalo Reef, Taiwanee e Linganjala, rispettivamente a nord e ad ovest di Chizumulu.
Sono rari i casi dove i maschi sia di L. fuelleborni che di L. trewavasae sono interamente blu, per esempio, a Mara Rocks, Chilucha e Minos Reef in Mozambico. Nella maggior parte degli altri reef è presente una sola delle specie o esse sono di colore diverso.
Ci sono tre pattern di colore principali conosciuti per entrambi le specie e ognuno ha un singolo pattern specifico per ogni specie.
La colorazione più comune nei L. fuelleborni è completamente blu con delle barre distintive nei maschi territoriali. Il L. trewavasae ha anch’esso delle specie completamente blu, ma la variante a Nkhata Bay, per esempio, è blu cobalto e può dunque essere distinta dal L. fuelleborni royal blu nella stessa location. A minos Reef (Mozambico) la situazione è inversa: qui è il L. fuelleborni ad essere blu cobalto.
Il secondo pattern di colore visto in entrambe le specie è caratterizzata da corpo azzurro con una pinna dorsale rossa o arancione (‘red-tops’).
La terza tipologia comprende una colorazione gialla, arancione o marrone ruggine sui fianchi, sulla pancia e/o sulla parte dorsale del corpo. Nella stessa location entrambe le specie potrebbero avere l’arancione sul corpo. Nel L. trewavasae ciò è limitato alla metà superiore del fianco mentre nel L. fuelleborni è invece presente sulla metà inferiore.
A Higga Reef, Ngkuyo Island e presso la costa rocciosa a sud di Mbamba Bay, un unico pattern di colore si verifica nel L. trewavasae che presenta un corpo blu e un’ampia banda nera submarginale sulle pinne anali e dorsali. Tale caratteristica non solo è unica del L. trewavasae ma è anche limitata a queste poche popolazioni vicino Mbamba Bay in Tanzania. Anche alcuni maschi di L. fuelleborni a Chinyankwazi Island nel braccio sud-orientale del lago, presentano la stessa caratteristica ma hanno una banda nera sulla dorsale e nessuna sulla pinna anale.
I tre pattern di colore principali formano parte della normale variazione genetica delle due specie. Il colore base sembra essere il blu in quanto questa è l’unica forma vista in quasi tutte le regioni dove solo una delle due specie è presente.
Le altre colorazioni potrebbero essersi sviluppate per aiutatare a differenziare tra loro le due specie quando queste si sono trovate in contatto .
La variazione di pattern di colore è più vistosa nelle popolazioni adiacenti di L. trewavasae rispetto al L. fuelleborni.
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le due specie riprodotte in francobolli del Malawi: L. fuelleborni e L. trewavasae

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