Predatori: I Predatori che non dormono
Articolo scritto da Giacomo Conte
Nimbochromis fuscotaeniatus è stato
assegnato al genere Nimbochromis, ma potrebbe essere meglio collocato
tra i Tyrannochromis, a causa della sua forte somiglianza con i membri
di questo genere. Il pattern cromatico, che ricorda molto quello dei
Nimbochromis, probabilmente è solo un adattamento all'ambiente piuttosto
che un carattere ereditario. N. fuscotaeniatus è un predatore che si
incontra spesso in acque basse; endemico delle parti meridionali e
occidentali del lago, è stato avvistato pure nel lago Malombe. Con una
lunghezza totale di più di 25 cm, è un predatore molto temibile. Non è
mai stato visto cacciare sdraiato su di un lato, ma il pattern a macchie
marroni su di un corpo chiaro può fornire la mimetizzazione necessaria
per cacciare tendendo un agguato. N. fuscotaeniatus si riproduce in modo
simile alla maggior parte degli altri haps, vale a dire che le uova
vengono fecondate dal maschio all'interno della bocca della femmina.
Il nome in Chi-Tonga per Champsochromis spilorhynchus è njeruwa; è stato esportato inizialmente come " Haplochromis Mbwanae". Ha una distribuzione che si estende lungo le coste di tutto il lago; la lunghezza totale massima può essere maggiore ai 35 cm, ed è un formidabile pescivoro, che insegue le sue prede per lunghe distanze. La sua caratteristica principale è la striscia nera lacrimale tra l'occhio e l'angolo della bocca. A causa della pesca eccessiva nelle aree poco profonde e con vegetazione, l’allora comune C. spilorhynchus è stato portato sull'orlo dell'estinzione ed è ora molto raro incontrarlo.
Dimidiochromis compressiceps vive tra la vegetazione , lo si incontra raramente nell’habitat roccioso, ad eccezione delle scogliere rocciose di Chizumulu Island. Questa specie, conosciuta localmente come chimpeni, che significa "grande coltello", è molto ben conosciuta tra gli appassionati e viene esportata regolarmente dal lago. C'è una variante geografica in cui gli esemplari sono di un colore giallo dorato, anziché di un normale argento: questo D. compressiceps giallo si trova esclusivamente presso l'isola di Chizumulu e a Cobwe, in Mozambico. D. compressiceps una volta è stato considerato come uno specialista trofico, che si nutriva di occhi, da qui il popolare nome di "Eyebiter Malawi”, ma tale comportamento non è stato mai osservato nelsuo habitat naturale. D. compressiceps è in realtà un pescivoro appositamente progettato per nascondersi tra i canneti e nei boschi di Vallisneria. Il suo corpo argenteo è estremamente compresso lateralmente, e quando è in posizione di agguato, a testa in giù tra i canneti o le Vallisneria, attende immobile che passino a tiro piccoli pesci. La preda viene rapidamente serrata e risucchiata all'interno della bocca protrusibile. A differenza di altri predatori compressi lateralmente, D. compressiceps individua la sua preda con entrambi gli occhi e la afferra con la spinta del corpo. Inizia la sua vita da predatore già ad una dimensione di circa 4 cm; i giovani più piccoli invece si nutrono principalmente di plancton. Predatori come D. compressiceps sono particolarmente abbondanti nelle località dove gli utaka rilasciano la loro prole, vale a dire in acqua molto basse tra i canneti. Durante la stagione della riproduzione i maschi sviluppano una tonalità blu metallica su tutto il corpo e sorvegliano un sito di riproduzione. Una sorta di nido viene costruito nella sabbia, alcune volte simile a un piattino superficiale, solitamente nei letti delle piante ma a volte anche in habitat intermedi poco profondi. C'è poca aggressività tra conspecifici, e piccoli gruppi possono essere occasionalmente avvistati alla caccia organizzata di giovani utaka.
Dimidiochromis strigatus è diffuso in tutto il lago, e le relazioni sul suo comportamento d’alimentazione lo descrivono variamente come un predatore che caccia i pesci e che si nutre di invertebrati oppure un erbivoro che si nutre di piante acquatiche. Tuttavia, la dimensione della sua bocca, insieme alle osservazioni in acquario, suggeriscono che si tratti di un predatore d’agguato.
Morfologicamente questa specie è simile al D. compressiceps, anche se il suo corpo è più spesso e la mascella inferiore più alta. La striscia orizzontale laterale nel mezzo del corpo è una caratteristica di tutte le specie di Dimidiochromis. L'esemplare più grande registrato misurava circa 25 cm di lunghezza totale. I maschi difendono i territori in cui scavano un cratere nella sabbia, con un diametro di circa 50 cm e una profondità di circa 5-10 cm, di solito tra i ciuffi di Vallisneria, ma non nei letti più densi. Prima che venissero decimati dalla troppa pesca, non era raro vedere una dozzina di maschi, in un'area relativamente piccola, intenti a difendere i propri siti riproduttivi a distanza di due e tre metri gli uni dagli altri. Le femmine incubanti vivono solitarie e spesso si nascondono nei canneti. Il numero di uova per covata può essere sconcertante: in cattività una femmina una volta ha rilasciato, alla fine del periodo di incubazione, la bellezza di 230 piccoli.
Dimidiochromis dimidiatus sembra essere più comune nella parte settentrionale, ma può essere avvistato anche nella parte meridionale del lago. Assomiglia ad un Rhamphochromis nella forma e nel colore argenteo, ma, a differenza dei membri di tale genere, sosta perlopiù alle acque costiere basse: a Kambiri Point, nella parte meridionale del lago, non si spingeva in acque più profonde di circa tre metri. Anche se i maschi in abiti riproduttivi sono stati visti solamente in qualche occasione in natura, nessuno di loro è stato visto comportarsi in maniera territoriale. Le femmine e i maschi non-riproduttori nuotano sopra al fondale sabbioso in cerca di cibo, il quale è costituito da piccoli pesci e da invertebrati. I pescatori impiegati dall'ex esportatore Stuart Grant sembrano avere più successo nel catturare questa specie utilizzando le termiti come esca. Sott’acqua D. dimidiatus è molto timido: per chi cerca di catturarne qualcuno mediante l’utilizzo di un retino si trova di fronte ad una vera e propria sfida. Anche se la specie è stata allevata in cattività, poche sono le informazioni disponibili riguardo al fatto se maschi costruiscono dei nidi o se depongono in un qualsiasi sito. D. dimidiatus è il membro più piccolo del genere, ed i maschi più grandi mai visti erano circa 20 cm di lunghezza totale.
Stigmatochromis woodi è piuttosto comune sia nell’habitat intermedio, come in quello sabbioso. Gli esemplari più giovani si nascondono sotto ad uno strapiombo roccioso, ma subadulti e adulti si osservano spesso anche sopra la sabbia aperta. Essi predano principalmente piccoli pesci, che vengono catturati con un improvviso scatto da una normale posizione di attesa. Lo S. woodi in riproduzione si trova a profondità maggiori (tra i 20 e i 40 metri), ed i maschi sessualmente attivi mostrano un colore da blu molto scuro a nero e la costruiscono delle grandi buche di deposizione sul fondale sabbioso. Le uova vengono fecondate all'interno bocca della femmina; le femmine incubatrici orali salgono verso le acque poco profonde e rilasciano la prole nella habitat intermedio. Questa specie può raggiungere una lunghezza totale di poco più di 25 cm.
Stigmatochromis sp. 'tolae' è morfologicamente molto simile a S. woodi, condividono lo stesso habitat, ma i maschi del primo non sembrano costruire dei nidi sulla sabbia come i secondi. S. sp. 'tolae' viene avvistato presso Mbenji Island e Chimwalani Reef, ma probabilmente ha una più ampia distribuzione nella parte meridionale del lago. S. sp. 'tolae' può essere distinto da S. woodi perchè dotato di una bocca più piccola, e di un corpo più robusto.
La presenza di Stigmatochromis pholidophorus è stato registrata in molti luoghi intorno al lago, in particolare nelle coste orientali. Si tratta di un predatore caratterizzato dal profilo arrotondato del muso e da una peculiare tecnica di caccia. Normalmente si incontra nelle acque di media profondità, circa un metro sopra al fondale (solitamente sabbioso), in attesa che potenziali prede arrivino a portata di tiro. Sembra infatti che i giovani ciclidi che abitano le zone sabbiose si aspettino gli attacchi solo dal loro stesso livello di profondità, altrimenti sarebbe difficile spiegare come S. pholidophorus possa avere un tale successo quando si lancia all’inseguimento di pesci che si trovano almeno ad un metro di distanza. Questa specie è stata esportata, anche se raramente, come il "Kambiri Torpedo" o “Torpedo”, in riferimento alla sua tecnica di caccia.
Stigmatochromis sp. 'spilostichus type', un ciclide predatore, che nuota a Likoma Island, lungo le rive del Mozambico, e nel braccio sud orientale del lago. Gli altri nomi di questa specie sono "Haplochromis Spilostichus type" e "Haplochromis Epichorialis". La forma della testa è simile a quella di S. woodi ma la lunghezza totale è non più di 20 cm. I giovani di S. woodi hanno tre puntini distinti sul fianco, ma in esemplari più vecchi, dei puntini “supplementari” potrebbero dare alla fila di puntini l'aspetto di una linea diagonale, e lo stesso vale per S. sp. 'tolae'. In S. Sp. 'spilostichus type' tuttavia, i giovani sono privi dei distinti puntini e presentano invece delle barre verticali che sono accentuate in tre punti da macchie scure; il pattern di pigmentazione negli adulti, invece, è simile a quello di S. woodi.
Turner (2006) riporta la presenza di una piccola specie di Stigmatochromis, con una forte somiglianza a S. woodi, che egli chiama S. guttatus. La lunghezza totale massima è di 16 cm ed è comune in acque più profonde nel braccio sudorientale del lago. Turner dice anche che i maschi maturi hanno delle scure e prominenti barre verticali.
Il genere Rhamphochromis, di cui tutte le specie sono conosciute localmente come ncheni, è costituito principalmente da pescivori molto grandi che cacciano nelle acque aperte del lago. Alcune specie, tuttavia, si trovano comunemente in acque poco profonde, ed il prototipo del genere, R. longiceps, si trova più spesso nelle aree del lago le quali sono basse e con vegetazione. Cresce fino ad una lunghezza media totale di 24 cm ed possiede i denti più piccoli del gruppo dei Rhamphochromis. Può essere ulteriormente riconosciuto dalla bocca piccola, il corpo allungato e dalla mancanza di una striscia orizzontale negli esemplari adulti. Si nutre andando a caccia di piccoli pesci nelle aree poco profonde del lago, ricche di vegetazione; analizzando il contenuto degli stomaci di molti adulti, è stato osservato che si cibano per la gran parte di usipa. In acquario R. longiceps mostra spesso una striscia orizzontale che invece non è evidente nel suo habitat naturale. I maschi presentano le pinne anali e ventrali di color giallo brillante, mentre quelle delle femmine sono incolore. Un'osservazione interessante fatta da Martin Genner è quella di aver trovato femmine di R. longiceps migrare verso le lagune in vari punti del lago. Queste femmine sono state catturate con delle reti collocate attraverso il canale o il fiume che collegava la laguna con il resto del lago. Tutti i pesci adulti catturati erano femmine, o in periodo di cova o che avevano recentemente depositato le uova , ma non c'è mai stato un unico maschio adulto tra le centinaia di individui raccolti. Probabilmente si tratta di femmine che migrano verso posti isolati come le lagune per covare e rilasciare i loro piccoli. Nel tempo, alcune di queste lagune sono rimaste isolate dal lago, ad esempio Lake Chilingali, una laguna poco profonda vicino Nkhotakota. È interessante notare come Genner e collaboratori (2007) hanno scoperto in questa laguna una piccola specie di Rhamphochromis, dalla lunghezza totale massima molto modesta, di circa 12 cm. Si pensa che nel caso del lago Chilingali alcuni R. longiceps siano rimasti intrappolati nella laguna, e che questa popolazione isolata si era infine evoluta in una nuova specie: Rhamphochromis sp. ‘chilingali’.
Il nome in Chi-Tonga per Champsochromis spilorhynchus è njeruwa; è stato esportato inizialmente come " Haplochromis Mbwanae". Ha una distribuzione che si estende lungo le coste di tutto il lago; la lunghezza totale massima può essere maggiore ai 35 cm, ed è un formidabile pescivoro, che insegue le sue prede per lunghe distanze. La sua caratteristica principale è la striscia nera lacrimale tra l'occhio e l'angolo della bocca. A causa della pesca eccessiva nelle aree poco profonde e con vegetazione, l’allora comune C. spilorhynchus è stato portato sull'orlo dell'estinzione ed è ora molto raro incontrarlo.
Dimidiochromis compressiceps vive tra la vegetazione , lo si incontra raramente nell’habitat roccioso, ad eccezione delle scogliere rocciose di Chizumulu Island. Questa specie, conosciuta localmente come chimpeni, che significa "grande coltello", è molto ben conosciuta tra gli appassionati e viene esportata regolarmente dal lago. C'è una variante geografica in cui gli esemplari sono di un colore giallo dorato, anziché di un normale argento: questo D. compressiceps giallo si trova esclusivamente presso l'isola di Chizumulu e a Cobwe, in Mozambico. D. compressiceps una volta è stato considerato come uno specialista trofico, che si nutriva di occhi, da qui il popolare nome di "Eyebiter Malawi”, ma tale comportamento non è stato mai osservato nelsuo habitat naturale. D. compressiceps è in realtà un pescivoro appositamente progettato per nascondersi tra i canneti e nei boschi di Vallisneria. Il suo corpo argenteo è estremamente compresso lateralmente, e quando è in posizione di agguato, a testa in giù tra i canneti o le Vallisneria, attende immobile che passino a tiro piccoli pesci. La preda viene rapidamente serrata e risucchiata all'interno della bocca protrusibile. A differenza di altri predatori compressi lateralmente, D. compressiceps individua la sua preda con entrambi gli occhi e la afferra con la spinta del corpo. Inizia la sua vita da predatore già ad una dimensione di circa 4 cm; i giovani più piccoli invece si nutrono principalmente di plancton. Predatori come D. compressiceps sono particolarmente abbondanti nelle località dove gli utaka rilasciano la loro prole, vale a dire in acqua molto basse tra i canneti. Durante la stagione della riproduzione i maschi sviluppano una tonalità blu metallica su tutto il corpo e sorvegliano un sito di riproduzione. Una sorta di nido viene costruito nella sabbia, alcune volte simile a un piattino superficiale, solitamente nei letti delle piante ma a volte anche in habitat intermedi poco profondi. C'è poca aggressività tra conspecifici, e piccoli gruppi possono essere occasionalmente avvistati alla caccia organizzata di giovani utaka.
Dimidiochromis strigatus è diffuso in tutto il lago, e le relazioni sul suo comportamento d’alimentazione lo descrivono variamente come un predatore che caccia i pesci e che si nutre di invertebrati oppure un erbivoro che si nutre di piante acquatiche. Tuttavia, la dimensione della sua bocca, insieme alle osservazioni in acquario, suggeriscono che si tratti di un predatore d’agguato.
Morfologicamente questa specie è simile al D. compressiceps, anche se il suo corpo è più spesso e la mascella inferiore più alta. La striscia orizzontale laterale nel mezzo del corpo è una caratteristica di tutte le specie di Dimidiochromis. L'esemplare più grande registrato misurava circa 25 cm di lunghezza totale. I maschi difendono i territori in cui scavano un cratere nella sabbia, con un diametro di circa 50 cm e una profondità di circa 5-10 cm, di solito tra i ciuffi di Vallisneria, ma non nei letti più densi. Prima che venissero decimati dalla troppa pesca, non era raro vedere una dozzina di maschi, in un'area relativamente piccola, intenti a difendere i propri siti riproduttivi a distanza di due e tre metri gli uni dagli altri. Le femmine incubanti vivono solitarie e spesso si nascondono nei canneti. Il numero di uova per covata può essere sconcertante: in cattività una femmina una volta ha rilasciato, alla fine del periodo di incubazione, la bellezza di 230 piccoli.
Dimidiochromis dimidiatus sembra essere più comune nella parte settentrionale, ma può essere avvistato anche nella parte meridionale del lago. Assomiglia ad un Rhamphochromis nella forma e nel colore argenteo, ma, a differenza dei membri di tale genere, sosta perlopiù alle acque costiere basse: a Kambiri Point, nella parte meridionale del lago, non si spingeva in acque più profonde di circa tre metri. Anche se i maschi in abiti riproduttivi sono stati visti solamente in qualche occasione in natura, nessuno di loro è stato visto comportarsi in maniera territoriale. Le femmine e i maschi non-riproduttori nuotano sopra al fondale sabbioso in cerca di cibo, il quale è costituito da piccoli pesci e da invertebrati. I pescatori impiegati dall'ex esportatore Stuart Grant sembrano avere più successo nel catturare questa specie utilizzando le termiti come esca. Sott’acqua D. dimidiatus è molto timido: per chi cerca di catturarne qualcuno mediante l’utilizzo di un retino si trova di fronte ad una vera e propria sfida. Anche se la specie è stata allevata in cattività, poche sono le informazioni disponibili riguardo al fatto se maschi costruiscono dei nidi o se depongono in un qualsiasi sito. D. dimidiatus è il membro più piccolo del genere, ed i maschi più grandi mai visti erano circa 20 cm di lunghezza totale.
Stigmatochromis woodi è piuttosto comune sia nell’habitat intermedio, come in quello sabbioso. Gli esemplari più giovani si nascondono sotto ad uno strapiombo roccioso, ma subadulti e adulti si osservano spesso anche sopra la sabbia aperta. Essi predano principalmente piccoli pesci, che vengono catturati con un improvviso scatto da una normale posizione di attesa. Lo S. woodi in riproduzione si trova a profondità maggiori (tra i 20 e i 40 metri), ed i maschi sessualmente attivi mostrano un colore da blu molto scuro a nero e la costruiscono delle grandi buche di deposizione sul fondale sabbioso. Le uova vengono fecondate all'interno bocca della femmina; le femmine incubatrici orali salgono verso le acque poco profonde e rilasciano la prole nella habitat intermedio. Questa specie può raggiungere una lunghezza totale di poco più di 25 cm.
Stigmatochromis sp. 'tolae' è morfologicamente molto simile a S. woodi, condividono lo stesso habitat, ma i maschi del primo non sembrano costruire dei nidi sulla sabbia come i secondi. S. sp. 'tolae' viene avvistato presso Mbenji Island e Chimwalani Reef, ma probabilmente ha una più ampia distribuzione nella parte meridionale del lago. S. sp. 'tolae' può essere distinto da S. woodi perchè dotato di una bocca più piccola, e di un corpo più robusto.
La presenza di Stigmatochromis pholidophorus è stato registrata in molti luoghi intorno al lago, in particolare nelle coste orientali. Si tratta di un predatore caratterizzato dal profilo arrotondato del muso e da una peculiare tecnica di caccia. Normalmente si incontra nelle acque di media profondità, circa un metro sopra al fondale (solitamente sabbioso), in attesa che potenziali prede arrivino a portata di tiro. Sembra infatti che i giovani ciclidi che abitano le zone sabbiose si aspettino gli attacchi solo dal loro stesso livello di profondità, altrimenti sarebbe difficile spiegare come S. pholidophorus possa avere un tale successo quando si lancia all’inseguimento di pesci che si trovano almeno ad un metro di distanza. Questa specie è stata esportata, anche se raramente, come il "Kambiri Torpedo" o “Torpedo”, in riferimento alla sua tecnica di caccia.
Stigmatochromis sp. 'spilostichus type', un ciclide predatore, che nuota a Likoma Island, lungo le rive del Mozambico, e nel braccio sud orientale del lago. Gli altri nomi di questa specie sono "Haplochromis Spilostichus type" e "Haplochromis Epichorialis". La forma della testa è simile a quella di S. woodi ma la lunghezza totale è non più di 20 cm. I giovani di S. woodi hanno tre puntini distinti sul fianco, ma in esemplari più vecchi, dei puntini “supplementari” potrebbero dare alla fila di puntini l'aspetto di una linea diagonale, e lo stesso vale per S. sp. 'tolae'. In S. Sp. 'spilostichus type' tuttavia, i giovani sono privi dei distinti puntini e presentano invece delle barre verticali che sono accentuate in tre punti da macchie scure; il pattern di pigmentazione negli adulti, invece, è simile a quello di S. woodi.
Turner (2006) riporta la presenza di una piccola specie di Stigmatochromis, con una forte somiglianza a S. woodi, che egli chiama S. guttatus. La lunghezza totale massima è di 16 cm ed è comune in acque più profonde nel braccio sudorientale del lago. Turner dice anche che i maschi maturi hanno delle scure e prominenti barre verticali.
Il genere Rhamphochromis, di cui tutte le specie sono conosciute localmente come ncheni, è costituito principalmente da pescivori molto grandi che cacciano nelle acque aperte del lago. Alcune specie, tuttavia, si trovano comunemente in acque poco profonde, ed il prototipo del genere, R. longiceps, si trova più spesso nelle aree del lago le quali sono basse e con vegetazione. Cresce fino ad una lunghezza media totale di 24 cm ed possiede i denti più piccoli del gruppo dei Rhamphochromis. Può essere ulteriormente riconosciuto dalla bocca piccola, il corpo allungato e dalla mancanza di una striscia orizzontale negli esemplari adulti. Si nutre andando a caccia di piccoli pesci nelle aree poco profonde del lago, ricche di vegetazione; analizzando il contenuto degli stomaci di molti adulti, è stato osservato che si cibano per la gran parte di usipa. In acquario R. longiceps mostra spesso una striscia orizzontale che invece non è evidente nel suo habitat naturale. I maschi presentano le pinne anali e ventrali di color giallo brillante, mentre quelle delle femmine sono incolore. Un'osservazione interessante fatta da Martin Genner è quella di aver trovato femmine di R. longiceps migrare verso le lagune in vari punti del lago. Queste femmine sono state catturate con delle reti collocate attraverso il canale o il fiume che collegava la laguna con il resto del lago. Tutti i pesci adulti catturati erano femmine, o in periodo di cova o che avevano recentemente depositato le uova , ma non c'è mai stato un unico maschio adulto tra le centinaia di individui raccolti. Probabilmente si tratta di femmine che migrano verso posti isolati come le lagune per covare e rilasciare i loro piccoli. Nel tempo, alcune di queste lagune sono rimaste isolate dal lago, ad esempio Lake Chilingali, una laguna poco profonda vicino Nkhotakota. È interessante notare come Genner e collaboratori (2007) hanno scoperto in questa laguna una piccola specie di Rhamphochromis, dalla lunghezza totale massima molto modesta, di circa 12 cm. Si pensa che nel caso del lago Chilingali alcuni R. longiceps siano rimasti intrappolati nella laguna, e che questa popolazione isolata si era infine evoluta in una nuova specie: Rhamphochromis sp. ‘chilingali’.
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