Haps: Placidochromis "di superficie"
Articolo scritto da Marco Zaccaria
n questo articolo verranno trattate le specie di Placidochromis più
comuni e conosciute. Questo “conosciute” va inteso sia a livello
acquariofilo che a livello scientifico, in quanto la maggior parte delle
specie racchiuse in questo genere vivono nelle acque profonde del lago
Malawi. Con l’aggettivo profonde si intendono profondità di almeno 100m.
Come è facilmente intuibile, le specie che vivono a quelle profondità
sono difficili da osservare, e quindi da descrivere nei comportamenti.
Le specie maggiormente conosciute, che sono state osservate in natura, da un punto di vista comportamentale (comportamenti riproduttivi, alimentari…ecc) sono quindi racchiuse in questo articolo (proprio perché vivono ad una profondità minore delle altre, più facilmente raggiungibile).. Per le specie di profondità si rimanda invece ad un ulteriore articolo, dove si tratteranno principalmente le caratteristiche morfologiche delle varie specie, perché appunto è molto difficile la loro osservazione in natura.
Placidochromis che abitano le rocce
Al momento, non essendoci alternativa migliore, molte specie di ciclidi che abitano le rocce vengono assegnate al genere Placidochromis, anche se probabilmente non sono strettamente imparentate con la specie tipo di questo genere, ovvero P. longimanus.
Placidochromis sp. ‘blue otter’ fu originariamente inserito nel genere Otopharynx (Konings, 1995), ma dopo approfondite osservazioni sul modo di alimentarsi, che avviene rovistando continuamente tra le rocce, lo stesso Konings ritenne meglio collocarlo nel genere Placidochromis. I maschi di questa specie difendono i territori posti in cima a grandi massi ad una profondità di 25 metri; la maggior parte di essi è territoriale solo per una breve parte della giornata, la mattina presto (due o tre ore dopo l’alba), mentre durante tutte le altre ore si uniscono in gruppi per il rovistamento e la ricerca di cibo, ad una profondità di 25-40 metri; si nutrono dei sedimenti sulle rocce e sulla sabbia e sono attratti dalle “nuvole di depositi”, come P. electra. Le femmine di questa specie sono di colore giallo-argento e sono prive di qualsiasi segno sul corpo, mentre i giovani sono caratterizzati da una dorsale gialla e un pallido pattern barrato.
Placidochromis sp. ‘jalo’ sembra comportarsi in modo simile a P. sp. ‘blue otter’ ed è endemico di Jalo reef. I maschi in riproduzione si trovano di solito in gruppo, insieme alle femmine, e nessuno di loro sembra mostrare un comportamento territoriale.
Una terza specie, Placidochromis sp. ‘mbamba’, potrebbe anch’essa appartenere a questo piccolo gruppo di mangiatori opportunistici, ma non si è ancora osservata nel suo habitat naturale. E' stata solo vista notare nelle acqua profonde a Mbamba Bay in Tanzania (Marc Danhieux).
Un’ultima specie, Placidochromis sp. ‘chinyankwazi’ (endemica di Chinyankwazi Island) si comporta come le precedenti. Questa specie sembra rovistare e frugare in gruppi, come le precedenti, ma questi gruppi erano formati al massimo da tre esemplari. I maschi che presentano la tipica colorazione blu e gialla sono molto rari e non sembrano, almeno per il momento, mostrare comportamenti territoriali.
"Labbra di gomma"
In questa categoria di pesci vi sono specie provenienti da diversi generi. Si dividono in due categorie principali, la prima è quella che contiene le specie con labbra ispessite che si nutrono principalmente dalle crepe e fessure tra le rocce (per esempio Protomelas ornatus e Lichnochromis acuticeps); la seconda categoria invece è composta dalle specie con labbra gommose molto grandi; anche queste specie si nutrono dal substrato roccioso allo stesso modo. Si pensa che tali labbra servano per attutire il colpo con la superficie dura della roccia (il pesce una volta individuata la preda colpisce la superficie della roccia per estrarre la preda), ma servono anche per un altro motivo; infatti quando il pesce colpisce il substrato, queste labbra vengono schiacciate contro la roccia e sigillano il buco nel quale la preda si è nascosta. Quando la cavità orale in seguito si espande, la preda è efficacemente risucchiata dal suo rifugio. Le labbra di queste specie sono molto rigonfie e gelatinose al tatto e sembra che la loro crescita sia stimolata dalla continua azione abrasiva delle superfici ruvide delle rocce, in quanto in cattività la dimensione delle labbra è molto minore rispetto a quella in natura.
A questa seconda categoria appartiene Placidochromis milomo, una specie che si trova frequentemente negli habitat rocciosi più profondi. Inizialmente era chiamato “Haplochromis Super VC 10”, un nome coniato da Peter Davies per descrivere la rapida maniera in cui questo ciclide scappa quando i pescatori si avvicinano con una rete (il Super VC 10 era un tipo di aereo che per un lungo periodo si esercitò tra Malawi e Londra). P. milomo lo si può trovare in tutto il lago può raggiungere una dimensione massima di 20cm. Si nutre di insetti, larve, crostacei ed occasionalmente anche di piccoli mbuna. Come è tipico nelle specie con una densità di popolazione molto bassa, il comportamento territoriale si verifica quando solo quando diversi maschi sessualmente attivi si incontrano nello stesso luogo; solo la vista di un altro maschio nei colori da riproduzione stimola la protezione del luogo di deposizione.
I maschi sessualmente attivi nuotano intorno alle femmine per corteggiarle e se una di queste è interessata (solo quelle che sono disposte si avvicinano al maschio sessualmente attivo), risponde depositando “in loco”. Le femmine dopo il primo rilascio si prendono cura della loro prole.
Placidochromis johnstoni e Placidochromis sp. ‘johnstoni solo’: un caso di pseudo-omonimia
Nonostante il nome sia parzialmente uguale, le due specie di P. johnstoni e P. sp. ‘johnstoni solo’ si differenziano per alcune caratteristiche che li contraddistinguono appunto.
Il Placidochromis sp. ‘johnstoni solo’ vive in delle zone particolari dell’habitat intermedio, ossia nelle zone costituite da letti di piccoli ciottoli; si pensa che queste zone siano i resti dei fiumi che confluivano nel lago quando questo aveva un livello più basso dell’odierno. Un’altra specie che abita queste zone è i Mylochromis labidodon ed entrambi sono diffusi in tutto il lago. P. sp. ‘johnstoni solo’ si nutre di invertebrati e alghe che raccoglie fra ciottoli e dalle poche rocce dell’habitat, ed è in grado di coprire grandi distanze alla ricerca del cibo. E’ una specie molto comune a Makonde in Tanzania ma in generale non forma gruppi di alimentazione, anzi, è piuttosto solitaria, da qui l’aggettivo “solo”. I maschi nei colori riproduttivi sono molto rari e i pochi che sono stati avvistati non difendevano alcun territorio.
Questa specie è stata collocata nel genere Placidochromis vista la notevole somiglianza con Placidochromis johnstoni, Queste due specie però potrebbero essere inserite (insieme a P. milomo, come scritto precedentemente) nel genere Protomelas, in quanto sia a livello di pattern che di comportamento, non sembrano molto imparentati alla specie tipo del genere Placidochromis, ovvero P. longimanus.
Placidochromis johnstoni vive nelle baie poco profonde ricche di sedimenti, in particolare vive nelle zone di questo habitat densamente ricche di piante (principalmente Vallisneria spiralis, Potamogeton pectinatus, P. shweinfurthii, Myriophyllum spicata e Ceratophyllum demersum). Tuttavia non si limita a vivere in questo tipo di ambiente in quanto è stato spesso avvistato anche nella sabbia dell’ambiente intermedio. La sua denominazione indigena è kachimanga, con la quale a volte, viene esportato. P. johnstoni va in cerca di cibo in gruppi misti, formati anche da cinquanta individui con all'interno un solo maschio in colorazione da riproduzione. A volte è stato visto unirsi a gruppi di Nimbochromis polystigma per predarne i piccoli. P. johnstoni si nutre soffiando via lo strato superiore del sedimento fangoso presso le basi delle piante acquatiche e delle rocce; a questo punto immerge la testa in profondità tra le piante e chiude rapidamente la bocca; gli invertebrati nascosti nel sedimento, una volta che questo viene soffiato via, provano a fuggire, ma il P. johnstoni allarmandosi per qualsiasi piccolo movimento è molto rapido.
I maschi di questa specie non sono mai stati visti difendere un sito riproduttivo, quindi allontanano le femmine dai banchi portandole altrove e lì si riproducono. Pur vivendo in grandi banchi non è un costruttore di nidi sulla sabbia e questo lo si può anche notare dalla mancanza degli spot sulla pinna anale tipici di questi ciclidi. E' probabile che essi puliscano un sito tra i letti di vallisneria e li si riproducano come fanno molte specie che vivono in questo ambiente.
I “blue follower”
A questa particolare categoria di haps appartengono tutte quelle specie che sono attratte dalle nuvole di sabbia alzate dai grandi sifonatori ( per esempio Fossorochromis rostratus e le specie del genere Taeniolethrinops). A questa categoria appartengono diverse specie del genere Placidochromis.
Placidochromis electra si trova in parecchie varianti geografiche, ma la principale è quella presente a Likoma Island; le altre si trovano lungo le rive del Mozambico da Chiwindi a Lumbaulo, a Mala Point, e da Lucessi al confine del Malawi e ulteriormente a sud verso Ntekete. Le varianti geografiche differiscono principalmente per la colorazione del maschio in periodo riproduttivo. Questa specie, pur essendo stata vista a volte vicino ad un sifonatore, cibarsi nel pulviscolo sollevato, è in realtà una specie opportunista, che non assume mai il sifonatore come suo territorio, ma approfitta del suo lavoro quando questo passa nelle vicinanze. E' stato osservato anche tra i banchi di Lethrinops, rovistando e scavando insieme a quest'ultimo E’ una specie che si può trovare a diverse profondità
Una specie correlata a P. electra, ossia P. sp. ‘electra mozambique’ si nutre immergendo il muso nel substrato ed estrae gli invertebrati dal materiale raccolto. Le femmine che incubano nuotano nelle zone vicine ai maschi nei colori riproduttivi, mentre le altre nuotano alla ricerca di cibo altrove. I maschi non sono territoriali.
Sembra sia presente una sorta di parentela tra P. longimanus e P. electra.
Placidochromis phenuchilus sembra essere strettamente imparentato con P. electra, nuota nella parte nord del lago; è stato osservato a Mdoka, Chesese e Chirwa Island. Esso è caratterizzato da un corpo blu e dalle labbra bianche; in questa specie anche i giovani di tale specie hanno la tipica colorazione blu degli adulti.
La forma proveniente dalla Tanzania è ora considerata una specie a parte ed è stata definita come
Placidochromis sp. ‘phenochilus tanzania’. Tale specie nuota lungo la costa orientale tra Makonde e Lupingu e anche a Kasinda, sulla riva opposta in Malawi. Le femmine e i giovani di P. sp. ‘phenochilus tanzania’ presentano un pattern di ampie barre nere. I maschi adulti sono di colore blu con delle macchie perlate bianche e blu.
L’inserimento di queste ultime due specie nel genere Placidochromis si basa sulla somiglianza con P. electra, sull’opportunistico comportamento di nutrizione e sulle barre verticali che vengono mostrate dai maschi territoriali.
Carsten Gissel scoprì che lungo la costa orientale del Malawi tra Gome e Ntekete c’è un’altra specie appartenente al gruppo phenochilus, che è stata denominata Placidochromis sp. ‘phenochilus gisseli’; tale specie divide l’habitat con P. electra, alla quale è inoltre molto simile; La cosa che li distingue è quello che distingue in generale gil appartenenti al gruppo “Phenochilus” dal gruppo “Electra”. Cioè il fatto della mancanza nel gruppo “Phenochilus” del margine giallo sulla pinna dorsale presente invece nel gruppo “Electra”. Tuttavia alcuni maschi di popolazioni, per ora considerate appartenenti al gruppo”electra” sono completamente identici a quelli di P. sp. ‘phenochilus gisseli’.
Altri Placidochromis
Il Placidochromis longimanus è endemico della parte meridionale del lago e secondo Eccles e Trewavas (1989) si trova principalmente tra le piante sradicate a una profondità di circa 10 metri. Tuttavia rimane una specie poco conosciuta in quanto ne sono stati visti una manciata di individui. La variante P. longimanus presente a Thumbi East Islan sembra non comportarsi come P. electra, cioè non è attratta dalla nuvole di detriti e non segue i grandi sifonatori.
I maschi di P. longimanus sono di colore leggermente bluastro, sono stati visti difendere una zona fangosa tra pochi grandi massi e corteggiare le femmine (che sono di colore argento). Una delle caratteristiche principali di P. longimanus è la pinna pettorale molto lunga che arriva quasi a metà della base della pinna anale.
Placidochromis sp. ‘mumbo longimanus’ nuota a Mumbo Island, nelle zone dove vi è vegetazione. Appartiene ad un gruppo di specie strettamente imparentate a P. longimanus; secondo Turner (1996) tali specie potrebbero essere in realtà delle semplici varianti geografiche.
Bibliografia e fonti
“Malawi cichlids in their natural habitat” 4th edition - Ad Konings, 2007 - Cichlid Press
Le specie maggiormente conosciute, che sono state osservate in natura, da un punto di vista comportamentale (comportamenti riproduttivi, alimentari…ecc) sono quindi racchiuse in questo articolo (proprio perché vivono ad una profondità minore delle altre, più facilmente raggiungibile).. Per le specie di profondità si rimanda invece ad un ulteriore articolo, dove si tratteranno principalmente le caratteristiche morfologiche delle varie specie, perché appunto è molto difficile la loro osservazione in natura.
Placidochromis che abitano le rocce
Al momento, non essendoci alternativa migliore, molte specie di ciclidi che abitano le rocce vengono assegnate al genere Placidochromis, anche se probabilmente non sono strettamente imparentate con la specie tipo di questo genere, ovvero P. longimanus.
Placidochromis sp. ‘blue otter’ fu originariamente inserito nel genere Otopharynx (Konings, 1995), ma dopo approfondite osservazioni sul modo di alimentarsi, che avviene rovistando continuamente tra le rocce, lo stesso Konings ritenne meglio collocarlo nel genere Placidochromis. I maschi di questa specie difendono i territori posti in cima a grandi massi ad una profondità di 25 metri; la maggior parte di essi è territoriale solo per una breve parte della giornata, la mattina presto (due o tre ore dopo l’alba), mentre durante tutte le altre ore si uniscono in gruppi per il rovistamento e la ricerca di cibo, ad una profondità di 25-40 metri; si nutrono dei sedimenti sulle rocce e sulla sabbia e sono attratti dalle “nuvole di depositi”, come P. electra. Le femmine di questa specie sono di colore giallo-argento e sono prive di qualsiasi segno sul corpo, mentre i giovani sono caratterizzati da una dorsale gialla e un pallido pattern barrato.
Placidochromis sp. ‘jalo’ sembra comportarsi in modo simile a P. sp. ‘blue otter’ ed è endemico di Jalo reef. I maschi in riproduzione si trovano di solito in gruppo, insieme alle femmine, e nessuno di loro sembra mostrare un comportamento territoriale.
Una terza specie, Placidochromis sp. ‘mbamba’, potrebbe anch’essa appartenere a questo piccolo gruppo di mangiatori opportunistici, ma non si è ancora osservata nel suo habitat naturale. E' stata solo vista notare nelle acqua profonde a Mbamba Bay in Tanzania (Marc Danhieux).
Un’ultima specie, Placidochromis sp. ‘chinyankwazi’ (endemica di Chinyankwazi Island) si comporta come le precedenti. Questa specie sembra rovistare e frugare in gruppi, come le precedenti, ma questi gruppi erano formati al massimo da tre esemplari. I maschi che presentano la tipica colorazione blu e gialla sono molto rari e non sembrano, almeno per il momento, mostrare comportamenti territoriali.
"Labbra di gomma"
In questa categoria di pesci vi sono specie provenienti da diversi generi. Si dividono in due categorie principali, la prima è quella che contiene le specie con labbra ispessite che si nutrono principalmente dalle crepe e fessure tra le rocce (per esempio Protomelas ornatus e Lichnochromis acuticeps); la seconda categoria invece è composta dalle specie con labbra gommose molto grandi; anche queste specie si nutrono dal substrato roccioso allo stesso modo. Si pensa che tali labbra servano per attutire il colpo con la superficie dura della roccia (il pesce una volta individuata la preda colpisce la superficie della roccia per estrarre la preda), ma servono anche per un altro motivo; infatti quando il pesce colpisce il substrato, queste labbra vengono schiacciate contro la roccia e sigillano il buco nel quale la preda si è nascosta. Quando la cavità orale in seguito si espande, la preda è efficacemente risucchiata dal suo rifugio. Le labbra di queste specie sono molto rigonfie e gelatinose al tatto e sembra che la loro crescita sia stimolata dalla continua azione abrasiva delle superfici ruvide delle rocce, in quanto in cattività la dimensione delle labbra è molto minore rispetto a quella in natura.
A questa seconda categoria appartiene Placidochromis milomo, una specie che si trova frequentemente negli habitat rocciosi più profondi. Inizialmente era chiamato “Haplochromis Super VC 10”, un nome coniato da Peter Davies per descrivere la rapida maniera in cui questo ciclide scappa quando i pescatori si avvicinano con una rete (il Super VC 10 era un tipo di aereo che per un lungo periodo si esercitò tra Malawi e Londra). P. milomo lo si può trovare in tutto il lago può raggiungere una dimensione massima di 20cm. Si nutre di insetti, larve, crostacei ed occasionalmente anche di piccoli mbuna. Come è tipico nelle specie con una densità di popolazione molto bassa, il comportamento territoriale si verifica quando solo quando diversi maschi sessualmente attivi si incontrano nello stesso luogo; solo la vista di un altro maschio nei colori da riproduzione stimola la protezione del luogo di deposizione.
I maschi sessualmente attivi nuotano intorno alle femmine per corteggiarle e se una di queste è interessata (solo quelle che sono disposte si avvicinano al maschio sessualmente attivo), risponde depositando “in loco”. Le femmine dopo il primo rilascio si prendono cura della loro prole.
Placidochromis johnstoni e Placidochromis sp. ‘johnstoni solo’: un caso di pseudo-omonimia
Nonostante il nome sia parzialmente uguale, le due specie di P. johnstoni e P. sp. ‘johnstoni solo’ si differenziano per alcune caratteristiche che li contraddistinguono appunto.
Il Placidochromis sp. ‘johnstoni solo’ vive in delle zone particolari dell’habitat intermedio, ossia nelle zone costituite da letti di piccoli ciottoli; si pensa che queste zone siano i resti dei fiumi che confluivano nel lago quando questo aveva un livello più basso dell’odierno. Un’altra specie che abita queste zone è i Mylochromis labidodon ed entrambi sono diffusi in tutto il lago. P. sp. ‘johnstoni solo’ si nutre di invertebrati e alghe che raccoglie fra ciottoli e dalle poche rocce dell’habitat, ed è in grado di coprire grandi distanze alla ricerca del cibo. E’ una specie molto comune a Makonde in Tanzania ma in generale non forma gruppi di alimentazione, anzi, è piuttosto solitaria, da qui l’aggettivo “solo”. I maschi nei colori riproduttivi sono molto rari e i pochi che sono stati avvistati non difendevano alcun territorio.
Questa specie è stata collocata nel genere Placidochromis vista la notevole somiglianza con Placidochromis johnstoni, Queste due specie però potrebbero essere inserite (insieme a P. milomo, come scritto precedentemente) nel genere Protomelas, in quanto sia a livello di pattern che di comportamento, non sembrano molto imparentati alla specie tipo del genere Placidochromis, ovvero P. longimanus.
Placidochromis johnstoni vive nelle baie poco profonde ricche di sedimenti, in particolare vive nelle zone di questo habitat densamente ricche di piante (principalmente Vallisneria spiralis, Potamogeton pectinatus, P. shweinfurthii, Myriophyllum spicata e Ceratophyllum demersum). Tuttavia non si limita a vivere in questo tipo di ambiente in quanto è stato spesso avvistato anche nella sabbia dell’ambiente intermedio. La sua denominazione indigena è kachimanga, con la quale a volte, viene esportato. P. johnstoni va in cerca di cibo in gruppi misti, formati anche da cinquanta individui con all'interno un solo maschio in colorazione da riproduzione. A volte è stato visto unirsi a gruppi di Nimbochromis polystigma per predarne i piccoli. P. johnstoni si nutre soffiando via lo strato superiore del sedimento fangoso presso le basi delle piante acquatiche e delle rocce; a questo punto immerge la testa in profondità tra le piante e chiude rapidamente la bocca; gli invertebrati nascosti nel sedimento, una volta che questo viene soffiato via, provano a fuggire, ma il P. johnstoni allarmandosi per qualsiasi piccolo movimento è molto rapido.
I maschi di questa specie non sono mai stati visti difendere un sito riproduttivo, quindi allontanano le femmine dai banchi portandole altrove e lì si riproducono. Pur vivendo in grandi banchi non è un costruttore di nidi sulla sabbia e questo lo si può anche notare dalla mancanza degli spot sulla pinna anale tipici di questi ciclidi. E' probabile che essi puliscano un sito tra i letti di vallisneria e li si riproducano come fanno molte specie che vivono in questo ambiente.
I “blue follower”
A questa particolare categoria di haps appartengono tutte quelle specie che sono attratte dalle nuvole di sabbia alzate dai grandi sifonatori ( per esempio Fossorochromis rostratus e le specie del genere Taeniolethrinops). A questa categoria appartengono diverse specie del genere Placidochromis.
Placidochromis electra si trova in parecchie varianti geografiche, ma la principale è quella presente a Likoma Island; le altre si trovano lungo le rive del Mozambico da Chiwindi a Lumbaulo, a Mala Point, e da Lucessi al confine del Malawi e ulteriormente a sud verso Ntekete. Le varianti geografiche differiscono principalmente per la colorazione del maschio in periodo riproduttivo. Questa specie, pur essendo stata vista a volte vicino ad un sifonatore, cibarsi nel pulviscolo sollevato, è in realtà una specie opportunista, che non assume mai il sifonatore come suo territorio, ma approfitta del suo lavoro quando questo passa nelle vicinanze. E' stato osservato anche tra i banchi di Lethrinops, rovistando e scavando insieme a quest'ultimo E’ una specie che si può trovare a diverse profondità
Una specie correlata a P. electra, ossia P. sp. ‘electra mozambique’ si nutre immergendo il muso nel substrato ed estrae gli invertebrati dal materiale raccolto. Le femmine che incubano nuotano nelle zone vicine ai maschi nei colori riproduttivi, mentre le altre nuotano alla ricerca di cibo altrove. I maschi non sono territoriali.
Sembra sia presente una sorta di parentela tra P. longimanus e P. electra.
Placidochromis phenuchilus sembra essere strettamente imparentato con P. electra, nuota nella parte nord del lago; è stato osservato a Mdoka, Chesese e Chirwa Island. Esso è caratterizzato da un corpo blu e dalle labbra bianche; in questa specie anche i giovani di tale specie hanno la tipica colorazione blu degli adulti.
La forma proveniente dalla Tanzania è ora considerata una specie a parte ed è stata definita come
Placidochromis sp. ‘phenochilus tanzania’. Tale specie nuota lungo la costa orientale tra Makonde e Lupingu e anche a Kasinda, sulla riva opposta in Malawi. Le femmine e i giovani di P. sp. ‘phenochilus tanzania’ presentano un pattern di ampie barre nere. I maschi adulti sono di colore blu con delle macchie perlate bianche e blu.
L’inserimento di queste ultime due specie nel genere Placidochromis si basa sulla somiglianza con P. electra, sull’opportunistico comportamento di nutrizione e sulle barre verticali che vengono mostrate dai maschi territoriali.
Carsten Gissel scoprì che lungo la costa orientale del Malawi tra Gome e Ntekete c’è un’altra specie appartenente al gruppo phenochilus, che è stata denominata Placidochromis sp. ‘phenochilus gisseli’; tale specie divide l’habitat con P. electra, alla quale è inoltre molto simile; La cosa che li distingue è quello che distingue in generale gil appartenenti al gruppo “Phenochilus” dal gruppo “Electra”. Cioè il fatto della mancanza nel gruppo “Phenochilus” del margine giallo sulla pinna dorsale presente invece nel gruppo “Electra”. Tuttavia alcuni maschi di popolazioni, per ora considerate appartenenti al gruppo”electra” sono completamente identici a quelli di P. sp. ‘phenochilus gisseli’.
Altri Placidochromis
Il Placidochromis longimanus è endemico della parte meridionale del lago e secondo Eccles e Trewavas (1989) si trova principalmente tra le piante sradicate a una profondità di circa 10 metri. Tuttavia rimane una specie poco conosciuta in quanto ne sono stati visti una manciata di individui. La variante P. longimanus presente a Thumbi East Islan sembra non comportarsi come P. electra, cioè non è attratta dalla nuvole di detriti e non segue i grandi sifonatori.
I maschi di P. longimanus sono di colore leggermente bluastro, sono stati visti difendere una zona fangosa tra pochi grandi massi e corteggiare le femmine (che sono di colore argento). Una delle caratteristiche principali di P. longimanus è la pinna pettorale molto lunga che arriva quasi a metà della base della pinna anale.
Placidochromis sp. ‘mumbo longimanus’ nuota a Mumbo Island, nelle zone dove vi è vegetazione. Appartiene ad un gruppo di specie strettamente imparentate a P. longimanus; secondo Turner (1996) tali specie potrebbero essere in realtà delle semplici varianti geografiche.
Bibliografia e fonti
“Malawi cichlids in their natural habitat” 4th edition - Ad Konings, 2007 - Cichlid Press
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