Haps: Aulonocara psammofile
Articolo scritto da Marco Zaccaria
Il genere Aulonocara comprende anche alcune specie che popolano
l’habitat sabbioso e fangoso; tali specie arrivano ad una lunghezza che
varia tra gli 11 e i 20cm.
Eccles & Trewavas, 1989, riportano che le specie appartenenti al genere Aulonocara presentano delle ossa infra-orbitali molto estese, e ciò implica la mancanza quasi completa (a volte completa) di squame nella regione della guancia. Questo concetto è tuttavia stato parzialmente rivisto in quanto alcune Aulonocara che popolano l’ambiente roccioso presentano dalle due alle quattro file di squame sulla guancia (per esempio ciò è riscontrabile in A. jacobfreibergi). Altre specie (A. stuartgranti) che popolano l’ambiente roccioso invece presentano solo una fila di squame nella regione della guancia (caratteristica che si ritrova anche in molte specie dell’habitat sabbioso).
Come già accennato nell’articolo sul genere Aulonocara, le specie di tale genere si contraddistinguono per il modo di alimentarsi; esse utilizzano i loro pori sensoriali posti nel cranio come un vero e proprio sonar per localizzare la preda sotto la sabbia; esse restano immobili a 5-10mm dal fondo e una volta localizzata la preda, si tuffano con il muso nella sabbia/fango, catturandola.
Non esistono chiare caratteristiche di distinzione tra le specie che abitano le zone rocciose da quelle dell’habitat sabbioso (oltre alla distinzione morfologica riguardante l’allargamento delle ossa del cranio, che è maggiore nelle specie psammofile), se non il fatto che le seconde hanno una vasta distribuzione.
Nel 1935 Trewavas catturò due grandi Aulonocara che differivano l’una dall’altra per la lunghezza delle pinne pettorali, la dimensione dell’occhio e l’altezza del corpo; egli denominò queste due come Aulonocara rostratum e A. macrochir. Successivamente si accertò che all’interno di una singola colonia gli individui presentavano variazioni morfologiche evidenti (Konings, 1990). Alcuni studiosi considerano quindi A. macrochir come un sinonimo di A. rostratum. Tuttavia nel 1996 Turner osservò un’altra specie molto simile ad A. rostratum, che venne denominata Aulonocara cf. macrochir; essa vive ad una profondità di circa 50 metri nei pressi di Boadzulu Island.
Aulonocara rostratum ha una distribuzione che si estende a tutto il lago (è stata osservata a Mdoka, Kande Island, Luwala, Chimwalani Reef in Malawi e a Hongi Island in Tanzania). Essa vive nei substrati aperti ad una profondità dai 15 ai 30 metri. Non sono definite varianti geografiche ma i maschi delle popolazioni più a nord sembrano essere di un blu più scuro. I maschi nella colorazione da riproduzione si raggruppano in colonie. Ciascun maschio scava un cratere di deposizione nella sabbia e lo difende da tutti gli intrusi. I siti riproduttivi si trovano circa ad una distanza di due metri l’uno dall’altro. Le femmine normalmente o vanno alla ricerca di cibo in gruppi separati, oppure sono solitarie; sembra che si aggiungano alle colonie dei maschi solo quando sono pronte a deporre. Le deposizione non è stata osservata in natura ma in acquario una singola covata conta fino a 150 individui (Reitz, 1992).
Aulonocara auditor è stata assegnata al genere Aulonocara ma il suo status all’interno del genere non è chiaro; il suo olotipo è una femmina di 77,5mm catturata nei pressi di Vua a nord del lago. A. auditor non condivide le caratteristiche del gruppo delle Aulonocara psammofile, infatti non presenta allargatura nelle ossa infra-orbitali, dispone di tre file di squame sulla guancia e presenta un pattern indistinto di tre serie di puntini sul fianco e alla base della pinna dorsale (caratteristica che farebbe pensare più ad un Protomelas che ad una Aulonocara; si aspetta di poter esaminare altri esemplari prima di poter classificare la specie con certezza).
La specie tipo del genere è Aulonocara nyassae; il suo olotipo fu catturato da Wood all’inizio del XX secolo. E’ stata osservata anche da Eccles a sud di Boadzulu Island e da Ad Konings presso Mazinzi Bay (ma è diffusa anche lungo la costa sud orientale del lago). Presso Mazinzi Bay A. nyassae si trova raggruppata in piccole colonie dai 10 ai 25 esemplari che sono stati osservati andare alla ricerca di cibo nel substrato sabbioso ad una profondità di oltre 15 metri. I piccoli gruppi contengono solitamente un singolo maschio che esibisce la colorazione riproduttiva, che sembra esibire qualche attività territoriale quando il gruppo non si sta nutrendo, tuttavia non viene costruito nessun nido di riproduzione; questo farebbe pensare che la riproduzione avvenga in un sito casuale, ma non sono ancora state viste delle femmine incubanti, quindi non è chiaro se i maschi osservati erano o meno sessualmente attivi.
Eccles & Trewavas, 1989, scoprirono che i tre esemplari che Regan utilizzò per la descrizione di A. nyassae nel 1922 in realtà includevano due specie diverse, quindi Eccles per designare un olotipo per A. nyassae selezionò un campione da tre esemplari, servendosi di un disegno effettuato nella descrizione originaria di Regan; all’altra specie diede il nome di Aulonocara guentheri. Quest’ultima è comune nella parte sud orientale del lago e viene occasionalmente pescata a Senga bay; è stata osservata anche a Monkey Bay, vicino a Kadango e vicino a Makanjila Point. Prima dell’assalto dei pescatori, era una specie molto comune negli habitat sabbiosi poco profondi, ed era normalmente vista andare alla ricerca di cibo in piccoli gruppi di circa 10 individui (tali gruppi si mescolano spesso con gruppi di altre specie). Sia maschi che le femmine di A. guentheri hanno del giallo sulla parte inferiore della testa. I maschi in colorazione riproduttiva non sono mai stati osservati sott’acqua ma solo nelle reti dei pescatori, il che suggerirebbe una breve stagione riproduttiva ma sono necessarie ulteriori osservazioni.
Aulonocara sp. ‘nyassae mumbo’ era stata in principio erroneamente identificata come A. nyassae ma è priva di allargamento delle ossa infra-orbitali, e la presenza di grosse labbra suggerirebbe un posizionamento in un genere diverso da Aulonocara. Essa vive ad una profondità compresa tra i 30 e i 45 metri (forse di più); i maschi con colorazione da riproduzione sono stati osservati in mezzo ad altri membri della specie e non sembrano essere territoriali.
Aulonocara gertudrae vive solitamente ad una profondità di circa 15 metri, e sembra ricercare il cibo nel substrato fangoso o sabbioso nei pressi delle foci dei fiumi; tuttavia a nord del fiume Ruhuhu in Tanzania essa sembra sfruttare l’habitat intermedio (Konings, 1995). I maschi delle popolazioni a nord presentano un a macchia arancione brillante sulla spalla che è assente nelle popolazioni a sud (Lundu e più a sud). A. gertrudae sembra essere la specie che abita le zone sabbiose ad essere più strettamente legata al gruppo delle specie di Aulonocara che abitano la zona rocciosa.
I maschi territoriali scavano dei crateri nella sabbia, o difendono una caverna (a nord di Ruhuhu) oppure possono scavare un cratere di deposizione contro una roccia (tali buche possono avere una profondità di 50cm dove il substrato lo permette). Le femmine possono essere facilmente individuate dagli egg spot nella pinna anale; esse vanno alla ricerca di cibo in piccoli gruppi nei territori dei maschi. La differenza di colorazione tra le popolazioni a nord rispetto a quelle del sud potrebbe far pensare ad un’altra specie, ma morfologicamente esse appartengono alla stessa specie. La differenza del sito riproduttivo potrebbe essere dovuta alla mancanza di Aulonocara legate alle rocce a nord del fiume Ruhuhu.
Aulonocara brevindus vive ad una profondità di circa 20 metri ed è stata osservata a nord a Lupingu e Manda in Tanzania, mentre a sud essa è presente a Ntekete e Nkhomo Reef. Non vi sono sostanziali differenze tra le due popolazioni per quanto riguarda il sito riproduttivo; esso è costituito da una fossa profonda non più di 2-3cm e un diametro di circa 15-20cm. La distanza tra due siti riproduttivi varia dai due ai cinque metri circa a seconda della specie (non sono stati osservati maschi particolarmente territoriali).
Aulonocara aquilonum è stata descritta nel 1995 da una popolazione osservata a Mdoka ad una profondità di circa 20 metri. Da novembre a dicembre si notano maschi territoriali nella zona di transizione tra sabbia e rocce a Mdoka. I maschi territoriali difendono una fossa poco profonda solamente dai maschi conspecifici, mentre le femmine e i maschi non territoriali si raggruppano in grandi colonie ad una profondità compresa tra i 12 e i 25 metri. A giugno invece si osservano individui alla ricerca di cibo, ma organizzati in gruppi molto più piccoli.
Aulonocara sp. ‘pyramid’ è di piccole dimensioni (10cm circa) era stata precedentemente descritta da Gerge Turner come Lethrinops sp ‘maylandi mix’. Essa è stata trovata in due località: Kande Island e Luwala Reef.
Bibliografia e fonti
“Malawi cichlids in their natural habitat” 4th edition - Ad Konings, 2007 - Cichlid Press
Eccles & Trewavas, 1989, riportano che le specie appartenenti al genere Aulonocara presentano delle ossa infra-orbitali molto estese, e ciò implica la mancanza quasi completa (a volte completa) di squame nella regione della guancia. Questo concetto è tuttavia stato parzialmente rivisto in quanto alcune Aulonocara che popolano l’ambiente roccioso presentano dalle due alle quattro file di squame sulla guancia (per esempio ciò è riscontrabile in A. jacobfreibergi). Altre specie (A. stuartgranti) che popolano l’ambiente roccioso invece presentano solo una fila di squame nella regione della guancia (caratteristica che si ritrova anche in molte specie dell’habitat sabbioso).
Come già accennato nell’articolo sul genere Aulonocara, le specie di tale genere si contraddistinguono per il modo di alimentarsi; esse utilizzano i loro pori sensoriali posti nel cranio come un vero e proprio sonar per localizzare la preda sotto la sabbia; esse restano immobili a 5-10mm dal fondo e una volta localizzata la preda, si tuffano con il muso nella sabbia/fango, catturandola.
Non esistono chiare caratteristiche di distinzione tra le specie che abitano le zone rocciose da quelle dell’habitat sabbioso (oltre alla distinzione morfologica riguardante l’allargamento delle ossa del cranio, che è maggiore nelle specie psammofile), se non il fatto che le seconde hanno una vasta distribuzione.
Nel 1935 Trewavas catturò due grandi Aulonocara che differivano l’una dall’altra per la lunghezza delle pinne pettorali, la dimensione dell’occhio e l’altezza del corpo; egli denominò queste due come Aulonocara rostratum e A. macrochir. Successivamente si accertò che all’interno di una singola colonia gli individui presentavano variazioni morfologiche evidenti (Konings, 1990). Alcuni studiosi considerano quindi A. macrochir come un sinonimo di A. rostratum. Tuttavia nel 1996 Turner osservò un’altra specie molto simile ad A. rostratum, che venne denominata Aulonocara cf. macrochir; essa vive ad una profondità di circa 50 metri nei pressi di Boadzulu Island.
Aulonocara rostratum ha una distribuzione che si estende a tutto il lago (è stata osservata a Mdoka, Kande Island, Luwala, Chimwalani Reef in Malawi e a Hongi Island in Tanzania). Essa vive nei substrati aperti ad una profondità dai 15 ai 30 metri. Non sono definite varianti geografiche ma i maschi delle popolazioni più a nord sembrano essere di un blu più scuro. I maschi nella colorazione da riproduzione si raggruppano in colonie. Ciascun maschio scava un cratere di deposizione nella sabbia e lo difende da tutti gli intrusi. I siti riproduttivi si trovano circa ad una distanza di due metri l’uno dall’altro. Le femmine normalmente o vanno alla ricerca di cibo in gruppi separati, oppure sono solitarie; sembra che si aggiungano alle colonie dei maschi solo quando sono pronte a deporre. Le deposizione non è stata osservata in natura ma in acquario una singola covata conta fino a 150 individui (Reitz, 1992).
Aulonocara auditor è stata assegnata al genere Aulonocara ma il suo status all’interno del genere non è chiaro; il suo olotipo è una femmina di 77,5mm catturata nei pressi di Vua a nord del lago. A. auditor non condivide le caratteristiche del gruppo delle Aulonocara psammofile, infatti non presenta allargatura nelle ossa infra-orbitali, dispone di tre file di squame sulla guancia e presenta un pattern indistinto di tre serie di puntini sul fianco e alla base della pinna dorsale (caratteristica che farebbe pensare più ad un Protomelas che ad una Aulonocara; si aspetta di poter esaminare altri esemplari prima di poter classificare la specie con certezza).
La specie tipo del genere è Aulonocara nyassae; il suo olotipo fu catturato da Wood all’inizio del XX secolo. E’ stata osservata anche da Eccles a sud di Boadzulu Island e da Ad Konings presso Mazinzi Bay (ma è diffusa anche lungo la costa sud orientale del lago). Presso Mazinzi Bay A. nyassae si trova raggruppata in piccole colonie dai 10 ai 25 esemplari che sono stati osservati andare alla ricerca di cibo nel substrato sabbioso ad una profondità di oltre 15 metri. I piccoli gruppi contengono solitamente un singolo maschio che esibisce la colorazione riproduttiva, che sembra esibire qualche attività territoriale quando il gruppo non si sta nutrendo, tuttavia non viene costruito nessun nido di riproduzione; questo farebbe pensare che la riproduzione avvenga in un sito casuale, ma non sono ancora state viste delle femmine incubanti, quindi non è chiaro se i maschi osservati erano o meno sessualmente attivi.
Eccles & Trewavas, 1989, scoprirono che i tre esemplari che Regan utilizzò per la descrizione di A. nyassae nel 1922 in realtà includevano due specie diverse, quindi Eccles per designare un olotipo per A. nyassae selezionò un campione da tre esemplari, servendosi di un disegno effettuato nella descrizione originaria di Regan; all’altra specie diede il nome di Aulonocara guentheri. Quest’ultima è comune nella parte sud orientale del lago e viene occasionalmente pescata a Senga bay; è stata osservata anche a Monkey Bay, vicino a Kadango e vicino a Makanjila Point. Prima dell’assalto dei pescatori, era una specie molto comune negli habitat sabbiosi poco profondi, ed era normalmente vista andare alla ricerca di cibo in piccoli gruppi di circa 10 individui (tali gruppi si mescolano spesso con gruppi di altre specie). Sia maschi che le femmine di A. guentheri hanno del giallo sulla parte inferiore della testa. I maschi in colorazione riproduttiva non sono mai stati osservati sott’acqua ma solo nelle reti dei pescatori, il che suggerirebbe una breve stagione riproduttiva ma sono necessarie ulteriori osservazioni.
Aulonocara sp. ‘nyassae mumbo’ era stata in principio erroneamente identificata come A. nyassae ma è priva di allargamento delle ossa infra-orbitali, e la presenza di grosse labbra suggerirebbe un posizionamento in un genere diverso da Aulonocara. Essa vive ad una profondità compresa tra i 30 e i 45 metri (forse di più); i maschi con colorazione da riproduzione sono stati osservati in mezzo ad altri membri della specie e non sembrano essere territoriali.
Aulonocara gertudrae vive solitamente ad una profondità di circa 15 metri, e sembra ricercare il cibo nel substrato fangoso o sabbioso nei pressi delle foci dei fiumi; tuttavia a nord del fiume Ruhuhu in Tanzania essa sembra sfruttare l’habitat intermedio (Konings, 1995). I maschi delle popolazioni a nord presentano un a macchia arancione brillante sulla spalla che è assente nelle popolazioni a sud (Lundu e più a sud). A. gertrudae sembra essere la specie che abita le zone sabbiose ad essere più strettamente legata al gruppo delle specie di Aulonocara che abitano la zona rocciosa.
I maschi territoriali scavano dei crateri nella sabbia, o difendono una caverna (a nord di Ruhuhu) oppure possono scavare un cratere di deposizione contro una roccia (tali buche possono avere una profondità di 50cm dove il substrato lo permette). Le femmine possono essere facilmente individuate dagli egg spot nella pinna anale; esse vanno alla ricerca di cibo in piccoli gruppi nei territori dei maschi. La differenza di colorazione tra le popolazioni a nord rispetto a quelle del sud potrebbe far pensare ad un’altra specie, ma morfologicamente esse appartengono alla stessa specie. La differenza del sito riproduttivo potrebbe essere dovuta alla mancanza di Aulonocara legate alle rocce a nord del fiume Ruhuhu.
Aulonocara brevindus vive ad una profondità di circa 20 metri ed è stata osservata a nord a Lupingu e Manda in Tanzania, mentre a sud essa è presente a Ntekete e Nkhomo Reef. Non vi sono sostanziali differenze tra le due popolazioni per quanto riguarda il sito riproduttivo; esso è costituito da una fossa profonda non più di 2-3cm e un diametro di circa 15-20cm. La distanza tra due siti riproduttivi varia dai due ai cinque metri circa a seconda della specie (non sono stati osservati maschi particolarmente territoriali).
Aulonocara aquilonum è stata descritta nel 1995 da una popolazione osservata a Mdoka ad una profondità di circa 20 metri. Da novembre a dicembre si notano maschi territoriali nella zona di transizione tra sabbia e rocce a Mdoka. I maschi territoriali difendono una fossa poco profonda solamente dai maschi conspecifici, mentre le femmine e i maschi non territoriali si raggruppano in grandi colonie ad una profondità compresa tra i 12 e i 25 metri. A giugno invece si osservano individui alla ricerca di cibo, ma organizzati in gruppi molto più piccoli.
Aulonocara sp. ‘pyramid’ è di piccole dimensioni (10cm circa) era stata precedentemente descritta da Gerge Turner come Lethrinops sp ‘maylandi mix’. Essa è stata trovata in due località: Kande Island e Luwala Reef.
Bibliografia e fonti
“Malawi cichlids in their natural habitat” 4th edition - Ad Konings, 2007 - Cichlid Press
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