Esperienze con il Melanochromis baliodigma
Riporto un articolo pubblicato sul bollettino di Marzo 2019 di AIC
La mia esperienza con questa specie risale al maggio 2017 quando, in una delle trasferte
annuali da Helmut, acquistai un trio wild.
annuali da Helmut, acquistai un trio wild.
La scelta di questa particolare specie fu dettata dal fatto che nella mia vasca mbuna da 250cm
avevo bisogno di una specie che mi aiutasse a limitare la proliferazione degli avannotti che, grazie
alla presenza di tanti ripari, dopo il rilascio riuscivano a sopravvivere e crescendo mi costringevano
ad estenuanti sessioni di pesca per mantenere la popolazione costante.
avevo bisogno di una specie che mi aiutasse a limitare la proliferazione degli avannotti che, grazie
alla presenza di tanti ripari, dopo il rilascio riuscivano a sopravvivere e crescendo mi costringevano
ad estenuanti sessioni di pesca per mantenere la popolazione costante.
Siccome non volevo inserire in una vasca con soli mbuna un haps optai per Melanochromis baliodigma
che per genere e colore era, a mio avviso, la specie più idonea da inserire.
che per genere e colore era, a mio avviso, la specie più idonea da inserire.
Melanochromis baliodigma (Bowers & Stauffer (1997)) è una specie endemica del lago malawi
che vive in ambiente intermedio principalmente sulla costa orientale del lago tra Makanjila Point e
Tumbi Point con esemplari osservati anche intorno a Chizumulu Island.
E' un Melanochromis sui generis perché non presenta, in modo evidente, l'inversione di colore tipica
del genere. Infatti mentre in quasi tutte le specie del genere maschi e femmine sono differenti a colori
invertiti in questa specie maschi e femmine sono molto simili e solo raramente ho potuto notare
l’inversione di colore.
che vive in ambiente intermedio principalmente sulla costa orientale del lago tra Makanjila Point e
Tumbi Point con esemplari osservati anche intorno a Chizumulu Island.
E' un Melanochromis sui generis perché non presenta, in modo evidente, l'inversione di colore tipica
del genere. Infatti mentre in quasi tutte le specie del genere maschi e femmine sono differenti a colori
invertiti in questa specie maschi e femmine sono molto simili e solo raramente ho potuto notare
l’inversione di colore.
Melanochromis baliodigma presenta due strisce orizzontali, una centrale che parte dalla coda
ed arriva sino alla testa ed una, più sottile, posizionata circa a metà tra la striscia centrale e il dorso,
presenta inoltre larghe barre verticali.
Strisce e barre sono di colore marrone scuro disposte su uno sfondo giallo oro.
Dalla striscia centrale sino alla pancia la colorazione è marrone che schiarisce verso giallo nelle
femmine corteggiate o stressate, nel complesso la colorazione che ricorda quella di
Pseudotropheus crabro.
ed arriva sino alla testa ed una, più sottile, posizionata circa a metà tra la striscia centrale e il dorso,
presenta inoltre larghe barre verticali.
Strisce e barre sono di colore marrone scuro disposte su uno sfondo giallo oro.
Dalla striscia centrale sino alla pancia la colorazione è marrone che schiarisce verso giallo nelle
femmine corteggiate o stressate, nel complesso la colorazione che ricorda quella di
Pseudotropheus crabro.
Questa specie in natura approfitta di questa somiglianza per avvicinarsi ai nidi di pesce gatto e cibarsi
di uova e avannotti dello stesso ed è questa sua caratteristica che ho cercato di sfruttare nella mia
vasca. Nel video di malawicarsten, riportato tra le fonti, è possibile osservare questo comportamento
opportunista. In condizioni normali il dimorfismo sessuale è poco evidente anche se ho potuto notare
che le femmine presentano colori leggermente più brillanti, il maschio è più grande di qualche centimetro
rispetto alla femmina, in particolari condizioni, come ad esempio nel caso di una scaramuccia tra maschi,
ho potuto notare che il colore del maschio diventava completamente marrone mentre la striscia centrale
schiariva verso il giallo.
I denti sulla mascella orale, disposti su più file, sono essenzialmente monocuspidi sia sulla fila anteriore
che nelle successive ad eccezione dei denti davanti della fila anteriore superiore che presentano una
piccola seconda cuspide.
di uova e avannotti dello stesso ed è questa sua caratteristica che ho cercato di sfruttare nella mia
vasca. Nel video di malawicarsten, riportato tra le fonti, è possibile osservare questo comportamento
opportunista. In condizioni normali il dimorfismo sessuale è poco evidente anche se ho potuto notare
che le femmine presentano colori leggermente più brillanti, il maschio è più grande di qualche centimetro
rispetto alla femmina, in particolari condizioni, come ad esempio nel caso di una scaramuccia tra maschi,
ho potuto notare che il colore del maschio diventava completamente marrone mentre la striscia centrale
schiariva verso il giallo.
I denti sulla mascella orale, disposti su più file, sono essenzialmente monocuspidi sia sulla fila anteriore
che nelle successive ad eccezione dei denti davanti della fila anteriore superiore che presentano una
piccola seconda cuspide.
Nella mia esperienza posso sicuramente affermare che dal loro inserimento il numero di avannotti che
è riuscito a raggiungere l’età sub adulta è sceso drasticamente a qualche unità. In vasca non sono legati
come gli mbuna rocciofili ad una specifica tana ma nuotano per tutta la lunghezza della stessa facendo
qua e là capolino nelle grotte della rocciata.
E' una specie con una buona tolleranza extra specifica al contrario intraspecificamente ed in particolare
tra esemplari dello stesso sesso. L'accoppiamento avviene sulla sabbia a ridosso di una grande roccia
in una buca poco profonda. Per quanto riguarda l'alimentazione si nutrono senza problemi sia di cibo
fioccato che granulare secco. Ritengo, visto che è una specie non aggressiva, che possa essere
allevata in vasche di almeno 150cm di lato lungo perché in acquario raggiungono circa i 13cm
di lunghezza.
Se dovessi ipotizzare una popolazione da affiancargli eviterei prima di tutto l'accoppiamento con
Pseudotropheus crabro, per somiglianza di colori, e con specie troppo aggressive, che rischierebbero
di farlo "bloatare", o molto legate ad una tana. Eviterei anche specie del genere Melanochromis e
Petrotilapia e parte di Chindongo quindi ad esempio lo vedrei in buona compagnia con Labidochromis
caeruleus; Iodotropheus sprengerae; Cynotilapia aurifrons; Metriaclima sp.'zebra gold' o Labeotropheus
trewavasae. Il layout deve essere pensato per cercare di replicare un ambiente intermedio quindi avremo
bisogno di una buona rocciata con uno spazio anteriore lasciato alla sabbia, è una specie adatta ad
essere allevata con acqua di rubinetto senza eccessivi trattamenti.
è riuscito a raggiungere l’età sub adulta è sceso drasticamente a qualche unità. In vasca non sono legati
come gli mbuna rocciofili ad una specifica tana ma nuotano per tutta la lunghezza della stessa facendo
qua e là capolino nelle grotte della rocciata.
E' una specie con una buona tolleranza extra specifica al contrario intraspecificamente ed in particolare
tra esemplari dello stesso sesso. L'accoppiamento avviene sulla sabbia a ridosso di una grande roccia
in una buca poco profonda. Per quanto riguarda l'alimentazione si nutrono senza problemi sia di cibo
fioccato che granulare secco. Ritengo, visto che è una specie non aggressiva, che possa essere
allevata in vasche di almeno 150cm di lato lungo perché in acquario raggiungono circa i 13cm
di lunghezza.
Se dovessi ipotizzare una popolazione da affiancargli eviterei prima di tutto l'accoppiamento con
Pseudotropheus crabro, per somiglianza di colori, e con specie troppo aggressive, che rischierebbero
di farlo "bloatare", o molto legate ad una tana. Eviterei anche specie del genere Melanochromis e
Petrotilapia e parte di Chindongo quindi ad esempio lo vedrei in buona compagnia con Labidochromis
caeruleus; Iodotropheus sprengerae; Cynotilapia aurifrons; Metriaclima sp.'zebra gold' o Labeotropheus
trewavasae. Il layout deve essere pensato per cercare di replicare un ambiente intermedio quindi avremo
bisogno di una buona rocciata con uno spazio anteriore lasciato alla sabbia, è una specie adatta ad
essere allevata con acqua di rubinetto senza eccessivi trattamenti.
Fonti:
-Bowers, N.J., and J.R. Stauffer, Jr. 1997. Eight new species of rock-dwelling cichlids of the genus Melanochromis (Teleostei: Cichlidae) from Lake Malawi, Africa. Ichthyological Exploration of Freshwaters
- A.F. Konings & J.R. Stauffer, Jr, JR. 2012 Review of the Lake Malaŵi genus Melanochromis (Teleostei: Cichlidae) with a description of a new species
-Ad Konings 2016. Malawi Cichlids in their Natural Habitat
https://youtu.be/En7WfwOhA5A by malawicarsten




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