Il canto di accoppiamento dei ciclidi africani

Non lasciatevi forviare dal titolo i ciclidi non cantano ma una ricerca ha dimostrato qualcosa di inaspettato.

La fase della riproduzione è forse quella più affascinante della vita di un ciclide, è in questa fase che i maschi assumono i colori brillanti, per farsi notare dalle femmine, che gli hanno resi famosi nell'ambiente acquariofilo. Ognuno di noi avrà visto almeno una volta il classico comportamento in cui il maschio attira la femmina nella sua tana vibrando e girandole attorno, la femmina a questo punto, se è d'accordo, rilascia le uova e le raccoglie immediatamente con la bocca dove il maschio le feconda. Le osservazioni fin'ora effettuate sembravano portare alla conclusione che la femmina sceglieva il proprio partner in funzione del suo aspetto.

In realtà la livrea da riproduzione non è l'unica cosa che determina la buona riuscita di un accoppiamento, infatti la cosa che noi non vediamo e che il maschio, proprio nella fase di corteggiamento e fecondazione, emette suoni a bassa frequenza per attirare la femmina proprio come abbiamo visto fare in uno dei tanti documentari naturalistici ad altri animali.

I ricercatori della Stanford, analizzando il comportamento di una Astatotilapia burtoni, hanno infatti dimostrato che il maschio dominante usa suoni a bassa frequenza , che dipendono dalla sua posizione sociale e dalle sue dimensioni, durante la fase di corteggiamento ed accoppiamento. Questi suoni hanno lo scopo di "farsi segliere" dalla femmina.

La cosa interessante che è stata osservata è che la femmina ha una capacità uditiva che cambia in funzione della loro propensione all'accoppiamento infatti le femmine arrivano ad essere ben 5 volte più sensibili quando non stanno incubando. Questo dimostra che la capacità uditiva e quindi la propria propensione all'accoppiameno dipende dai livelli ormonali della femmina.

Un'altra cosa che è stata osservata in questo esperimento è che i maschi non dominanti ascoltano il suono e cercano di approfittare anche loro dell'accoppiamento per provare a fecondare qualche uovo.

La sperimentazione ha inoltre dimostrato che le femmine scelgono il proprio partner anche in funzione del suono che essi emettono. Questo spiegherebbe come mai specie simili che vivono simpatricamente non si incrociano.

La sperimentazione descritta è stata fatta usando come campione la Astatotilapia burtoni ma non mi meraviglierei se lo stesso comportamento fosse adottato anche da altri ciclidi africani. Quindi se qualcuno si vorrà cimentare basta dotarsi di un idrofono e avere pazienza

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