I Ciclidi Sabbiofili

Quando ho iniziato la mia avventura da ciclidofilo sentivo spesso parlare di Sabbiofili e Rocciofili e per mia ignoranza avevo abbinato a questi due termini rispettivamente gli Haps e gli Mbuna. Scoprii dopo, con lo studio, che questa affermazione non era proprio vera ed è per questo che ho deciso di scrivere questo post, senza la pretesa di essere esaustivo nel vasto argomento trattato, in modo da permettere ad un ciclidofilo di nuova esperienza di riuscire ad avere delle nozioni di base per permettergli di orientarsi meglio nell'approfondimento dell'argomento.

Con il termine "Sabbiofili" nel nostro gergo intendiamo riferirci a tutti quei ciclidi che hanno come habitat un ambiente Sabbioso.
Conoscere gli ambienti in cui i ciclidi vivono è fondamentale per arredare un acquario e realizzare un layout consono al loro allevamento.


Gli Mbuna "Sabbiofili"

Potrebbe sembrare un ossimoro ma esistono anche Mbuna (battitori di roccia) sabbiofili.
Lo Pseudotropheus livingstonii è un ciclide di circa 11cm che vive nell'ambiente sabbioso e deve il suo nome a D.Livingstone. Si nutre raccogliendo le alghe sulla sabbia o su oggetti (sassi; conchiglie; rami etc) che sono sulla sabbia. Ha la tendenza a nuotare in branchi soprattutto perchè in un ambiente sabbioso quello di formare grossi gruppi è un modo per difendersi dai predatori. I piccoli sono stati visti colonizzare le Lanistes nyassanus vuote, questo accadrà fino a quando le dimensioni del pesce lo permetteranno. Si ritiene che in realtà l'habitat sabbioso sia solo un ripiego per questa specie che molto probabilmente ha preferito colonizzare quest'ambiente per evitare l'aggressività delle specie più rocciofile. E' stato osservato negli ambienti sabbiosi di Boadzulu Island, Chembe Beach, Domwe Island, Luwala Reef, Maleri Island , Mumbo Island, Nakantenga Island, Nankoma Island, Nkhudzi Headland, Otter Island, Thumbi West Island.

Un'altra specie appartenente agli Mbuna che vive in ambiente sabbioso è il Metriaclima lanisticola. Questo piccolo ciclide, 8cm, è un colonizzatore di Lanistes nyassanus vuote da cui il suo nome. Per la specificità del suo habitat naturale, ossia zone sabbiose con la presenza di gusci vuoti, la diffusione della specie è stata limitata e confinata questo ha contribuito a creare molte varianti geografiche che si sono sviluppate lungo le coste del lago, le differenze tra queste varianti giografice sono osservabili nella colorazione delle pinne di entrambi i sessi mentre non si notano differenze comportamentali. Questo ciclide si nutre delle alghe che trova sui guschi delle conchiglie e sui sassi e lo fa alla maniera dei "Metriaclima" (vi invito a leggere l'articolo di Luca in merito). In natura, il maschio di M.lanisticola, e probabilmente anche le femmine, difende il proprio guscio che considerano come proprio territorio. E' stato osservato negli ambienti sabbiosi di Ababi Island, Chembe Beach, Chemwezi Rocks, Chimwalani Reef, Crocodile Rock , Domwe Island, Dwangwa, Fuawe, Gallireya Reef, Luwala Reef, Maleri Island, Masasa Reef, Mbenji Island, Mdoka Reef, Nankoma Island, Nkhudzi Headland, Otter Island, Senga Bay, Thumbi East Island, Thumbi West Island. Nel 1991 Stauffer caratterizzò una specie sabbiofila chiamandola Metriaclima pursus ma secondo Konings essa è un sinonimo del M.lanisticola.

Un'altra specie che forse in ambiente acquariofilo è più conosciuta rispetto a quelle già viste e che vive nel habitat sabbioso è lo Pseudotropheus sp.'acei'. Il nome di questa specie non è di chiara provenienza. Lo P.sp."Acei" è un mbuna noto in diverse varianti geografiche distinte ed ha una distribuzione che si estende praticamente in tutto il lago. Lo si trova, in branco, nei pressi di rami di alberi che sono caduti nel lago e si nutre degli aufwuchs che coprono il legno sommerso, non di rado lo si trova anche in ambienti più strettamente rocciosi. Konings ha osservato un differente comportamento riproduttivo tra l'acquario e il lago. In acquario i maschi scavano delle buchette tra le rocce e sono territoriali. Nel lago i maschi in riproduzione non sono territoriali e non sembrano costruire una fossa di deposizione delle uova.

Con il genere Gephirochromis abbiamo esaurito le specie mbuna che popolano l'ambiente sabbioso. Lasciando i dettagli ad un articolo più specifico per il genere mi limito a scrivere che anche le specie di Gephirochromis, il Gephirochromis lawsi, il G.moori e il G.sp."zebroides", che vivono sulla sabbia si nutrono di l'aufwuchs che grattano dalle rocce o che setacciano sulla sabbia. La caratteristica principale di questo mbuna sono la forma dei denti che sono molto lunghi e sottili, posizionati in file molto serrate, leggermente all'interno nella mascella superiore e protrusi all'esterno sulla mascella inferiore. Questa dentatura gli permette di setacciare le alghe sulla sabbia con una tecnica simile a quella dei sifonatori descritti in seguito.

Gli Haps "Sabbiofili"

Le Aulonocara "Sabbiofile"
Tra le Aulonocara che vivono nell' habitat sabbioso abbiamo la Aulonocara aquilonium. Questa Aulonocara, esportata anche con il nome di A.auditor, si trova al nord del lago nei pressi di Mdoka. I maschi vivono a profondità di 20m circa mentre le femmine, che normalmente formano branco, stanno intorno ai 12m. In natura il maschio non fa un vero e proprio nido ma si limita a costruire una piccola fossetta nella sabbia della profondità di circa 2-3cm.
Nei pressi di Chiloelo, Lupingu, Masinje, Narungu, Nkhomo Reef, Undu Reef, Wikihi possiamo trovare la Aulonocara brevinidus. E' una piccola Aulonocara di circa 11cm, conosciuta con il nome commerciale di Aulonocara Blue Gold Sand, che vive in ambiente sabbioso. Il nome che significa "piccolo nido" (brevis=piccolo+nidus=nido) e dipende dal fatto che il maschio costruisce un nido poco profondo nella sabbia.
Konings nel 1990 e poi definitivamente nel 1995 caratterizza un'altra specie di Aulonocara sabbiofila che si trova, nelle sue differenti varianze geografiche, principalmente sui fondali sabbiosi, ad una profondità di 20m circa, della costa orientale del lago nei pressi di Chiofu Bay, Lumessi, Lundu, Lupingu, Magunga Reef, Makonde, Narungu, Nkanda, Tumbi Point dove sembra che prediliga nutrirsi cercando il cibo negli strati di deposito che sedimentano sul fondo anziché setacciando la sabbia. La Aulonocara Gerthrudae può rappresentare una specie di transizione tra le specie sabbiofile e quelle che occupano le aree intermedie. Il nome di spesta specie si deve a Gertrud Konings moglie di Ad Konings.
Una specie di Aulonocara sabbiofila che vive a bassa profondità, massima 10m, è l' Aulonocara Guenteri. Deve il suo nome a Albert Günther curatore del British Museum. E' possibile trovarla a Senga Bay e a Thumbi East Island.
A Masasa Reef vicino a Monkey Bay a Madimba Bay e a Mazinzi Reef vive la piccola, circa 10cm, Aulonocara nyassae che prende il suo dalla vecchia denominazione del lago.
Tra 15 e i 30 metri di profondità vive la Aulonocara rostratum, una Aulonocara di circa 20cm che deve il suo nome alla forma a becco del muso. E' stata osservata a Chimwalani Reef, Kande Island, Luwala Reef, Maleri Island, Mdoka Reef, Msuli Point, Thumbi East Island, Thumbi West Island, Vua.
La Aulonocara sp.'pyramid' è stata trovata Kande Island e a Luwala Reef e anche nella parte sudest del lago. E' una specie non descritta che è stata esportata anche come Lethrinops sp. 'maylandi mix'.

I Lethrinops, Taeniolethrinops, Trematocranus, Mylochromis e Tramitichromis
Lasciando la descrizione del genere ad un articolo dedicato mi limito a dire che i generi in oggetto sono generi le cui specie si sono adattate a vivere in ambiente sabbioso. La tecnica di alimentazioni di alcuni di essi consiste nel affondare il muso nella sabbia, raccogliere il materiale e filtrarlo trattenendo gli elementi nutritivi ed espellere dalle branchie il resto. Questa tecnica è chiamata in gergo "Sifonatura". Una mensione speciale devo farla per i Lethrinops che in un certo senso sono sinonimo di Sabbiofili. Non c'è forse un genere meglio adattato a vivere nell'ambiente sabbioso come questi tanto da poterli definire i "Re della Sabbia".

I predatori "Sabbiofili"
Non è semplice abbinare i predatori ad un ambiente specifico. Spesso li si può osservare predare piccoli mbuna tra le rocce e altri pesci nei litorali sabbiosi oppure preferire ambienti rocciosi in età giovanile per poi spostarsi negli areali sabbiosi quando sono adulti. Anche in questo caso, lasciando l'approfondimento ad un articolo ad hoc, mi limiterò ad elencare quelli che sono più comuni e rappresentativi di questa categoria di ciclidi.
Tra i predatori più particolare ed interessante abbiamo il Fossorochromis rotratus un ciclide che si nutre di invertebrati e può raggiungere i 35cm di lunghezza. La particolarità di maggior spicco è la capacità di interrarsi sotto alla sabbia se inseguito. Questo stratagemma viene utilizzato sia dai piccoli per sfuggire all'attacco dei predatori e sia dagli adulti per sfuggire alle reti che i pescatori o al retino del ciclidofilo come è capitato a me. Un altro predatore che si può trovare in ambiente sabbioso è il Nimbochromis venustus che non solo caccia fingendosi morto come il Nimbochromis livingstoni ma lo fa affossandosi in una buca sulla sabbia restando completamente immobile. Così come le specie di Buccochromis che sono pescivori ed amano predare sulla sabbia anche il genere Stigmatochromis raggruppa molte specie che fanno delle distese di sabbia il loro habitat. Ad esempio lo Stigmatochromis woodii, è una di quelle specie che in età giovanile vive a caccia gli Mbuna in mezzo alle rocce e si sposta in età adulta sui banchi sabbiosi dove nell'acqua bassa caccia piccoli Haps e a profondità tra i 30 e 40m e su questi fondali si riproduce costruendo dei nidi a forma di cono.


I Blue followers
Questo gruppo di ciclidi rappresentano il massimo dell'opportunismo in questa nicchia abitativa. La loro tecnica di alimentazione è unica infatti si cibano seguendo (followers) grossi esemplari di altri pesci che si alimentano smuovendo e grufolando la sabbia, come i Taeniolethrinops, Fossorochromis rostratus e Mylochromis lateristriga.
Questi grossi pesci nella loro azione frenetica e continua di filtraggio o soffiatura della sabbia vanno a caccia di piccoli crostacei ed invertebrati, sollevano o espellono dalle branchie nuvole di sabbia che contengono anche molti microrganismi e particelle di nutrimento che restano in sospensione e diventano facile preda dei Blu followers che non fanno altro che limitarsi ad inseguire i primi.
Ovviamente le quantità di questo cibo non sono elevate e non sono generalmente sufficienti per tanti esemplari ed è questo il motivo per cui i blue followers tendono a vivere in solitudine.
Il gruppo include 5 specie di 4 generi differenti.
Essi sono: Cyrtocara moori, Otopharynx selenurus, Placidochromis phenochilus, Placidochromis electra e il Protomelas annectens.
Un'altra cosa che accomuna le specie suddette è che contrariamente alla colorazione tipica degli abitanti della sabbia ossia quella grigia/argentea essi presentano un'accesa colorazione blu che li rende particolarmente attrattivi tra gli appassionati.
Vivendo su distese di sabbia dove il Blu certamente non aiuta la mimetizzazione ci si è chiesto del perché di queste colorazioni così accese. La spiegazione più accreditata a questa domanda sembra che una colorazione così appariscente intimidisca i possibili competitor con le stesse attitudini in modo da tenerli lontani dal loro "territorio di alimentazione".
Le osservazioni in natura hanno dimostrato che gli inseguiti non traggono nessun beneficio dal proprio accompagnatore anzi le specie sembrano completamente ignorare la presenza dei followers.
Ovviamente i blue followers, non avendo un territorio fisso, non costruiscono particolari siti riproduttivi anzi sembra siano in condizioni di riprodursi in ogni tipo ambiente.

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