Mbuna: Labeotropheus simoneae e Labeotropheus chlorosiglos, due nuove specie di Labeotropheus?
Il 10 Agosto 2016 viene pubblicato un articolo risalente all'ottobre 2015 dal titolo "Two New and Remarkably Similarly Colored Species of Labeotropheus (Perciformes: Cichlidae) from Lake Malaŵi, Africa" a cura di Michael J. Pauers.
All'interno di questo articolo l'autore descrive due nuove specie di Labeotropheus, il Labeotropheus chlorosiglos e il Labeotropheus simoneae.
Nella realtà non sono due nuove specie sconosciute che sono state
scoperte ma solo una definizione di due specie che prima erano
conosciute sotto altro nome ossia rispettivamente il Labeotropheus
fuelleborni "Katale" e il Labeotropheus trewavasae "Katale".
In attesa di analizzare meglio l'articolo possiamo dire che ciò che ha
portato Michael J. Pauers a definire due nuove specie sono il fatto che
queste popolazioni sono riproduttivamente isolate e che presentano
delle proporzioni differenti rispetto alle specie Labeotropheus
fuelleborni e Labeotropheus trewavasae oltre che avere un colore
differente.
In particolare il Labeotropheus simoneae, che prende il nome dalla
figlia dell'autore, è limitato ad una scogliera nei pressi di Katale
Island. Differirebbe principalmente da altri labeotropheus nell'avere
una colorazione arancione colorazione sull'opercolo dei maschi e un
corpo leggermente meno profondo (26,9-30,8% della lunghezza standard
rispetto a 26,3-33,4% dei L. trewavasae).
Per il Labeotropheus chlorosiglos, nome che deriva dal greco con
significato "orecchini-verdi", è limitato a Katale Island e differenzia
principalmente da L. trewavasae nell'avere un corpo più profondo
(31,9-34,7% della lunghezza standard rispetto 26,3-33,3% in L.
trewavasae) e uno spazio generalmente più ampio tra gli occhi
(40,6-43,5% della lunghezza testa contro il 36,0-42,8% in L. fuelleborni
e 29,6-40,5% in L. trewavasae).
Quando si creano dei generi a cui si fanno appartenere delle specie si
cerca di raggruppare popolazioni che presentano delle relazioni
genetiche.
Quando si portarono le specie trewavasae e fuelleborni nello stesso
genere si volle indicare che esse erano strettamente correlate ma che si
trattava comunque di due specie diverse anche perché spesso entrambe
possono essere trovate nella stessa località.
Secondo il parere di Konings, che si può leggere nel suo editoriale pubblicato sul sito Cichlid Room Companion dal titolo Labeotropheus, splitting out of context, il Labeotropheus chlorosiglos e il Labeotropheus simoneae non sono due specie differenti ma solo variati geografiche.
Le varianti geografiche di una stessa specie possono presentare,
soprattutto sugli mbuna, grosse differenze. Gli mbuna che vivono in
ambiente roccioso più facilmente presentano queste differenze. Spesso le
rocce sono isolate tra loro da grosse distese di sabbia e questo isola
geograficamente i ciclidi che non le attraversano per paura di essere
predate o per mancanza di cibo. Il micro habitat che si viene a creare
(dimensione e profondità delle rocce, isolamento, illuminazione e
relativa copertura algale) porta a quelle differenze, in termini di
colorazione e struttura, che rendono i ciclidi del Malawi così
apprezzati nel mondo acquariofilo.
Infatti Konings osserva che:" Negli anni è stata adottata la seguente
strategia nella definizione di ciò che costituisce una specie e ciò che è
una variante geografica.
Prima di tutto le "nuove" specie devono essere paragonate a specie
simili di località vicine. Tali confronti sono noiosi ed è necessario
misurare e confrontare almeno 20 esemplari di ogni popolazione per
ottenere un'idea circa la variabilità all'interno di ogni popolazione.
Se le "nuove" specie si differenziano solo per una diversa colorazione
maschile, ma in gran parte si sovrappongono nella morfologia, sarebbe
più opportuno classificarla come una variante geografica. Questo modo
di operare dovrebbe suonare logico a chiunque abbia familiarità con la
variabilità dei mbuna in lago Malawi altrimenti avremmo bisogno di
descrivere ogni popolazione come una specie separata."
Quindi citado Konings <<"sono rimasto sorpreso di trovare nella
pubblicazione di Michael Pauers uno studio in cui sono descritte due
nuove specie di labeotropheus, da Katale Island -Malawi, fatto
attraverso il paragone del suo nuovo materiale con solo il materiale
tipo di L. fuelleborni ( 5 tipi di Lumbila, Tanzania) e quella di L.
trewavasae (12 tipi di Nkhata Bay, Malawi). Inoltre il suo nuovo
materiale è stato ottenuto attraverso il commercio acquariofilo per cui
non si può essere sicuri della zona di raccolta. Le nuove specie sono
state rappresentate da 9 (L. chlorosiglos) e 5 (L. simoneae) di
campioni tipo che non è esattamente un campione rappresentativo per una
specie; anche se 16 ulteriori esemplari di L. chlorosiglos erano
disponibili ma non utilizzati per la descrizione. E' arduo accettare, in
questo momento, la validità di queste nuove specie perché sono solo
marginalmente distinguibili dai rispettivi tipi che sono stati raccolti
60 e 90 anni fa e che sono differenti dalla moltitudine di popolazioni
di L.trewavasae o L.fuelleborni. Nel 1980 ho raccolto molti esemplari
di labeotropheus da circa una dozzina di diverse località (ora
depositati presso Central Africa Museum in Tervuren, Belgio) e ho
cercato di trovare una caratteristica che avrebbe separato solo le due
specie, ma senza successo. Secondo il ragionamento di Pauers 'tutte
queste popolazioni dovrebbero rappresentare diverse specie. Il problema
con una tale ipotesi è che nessuna di queste molte specie si distingue
dagli altri per caratteri morfologici.">>
In conclusione, secondo Konings non ci sono, attualmente, i presupposti per definire il Labeotropheus chlorosiglos e il Labeotropheus simoneae due nuove specie.
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